La sfida educativa
Gesù il Maestro E proprio il Vangelo di Marco del ciclo B, che anima questo anno liturgico, attraverso l'itinerario del Segreto Messianico ci fa scoprire di settimana in settimana il volto di Gesù. E niente come la Pasqua offre al cristiano l'opportunità di incontrare Gesù, nel suo volto profondamente umano, segnato dalla passione e dalla morte, ma anche trasfigurato dalla gloria della resurrezione e quindi pienamente divino. Anche per noi, questo tema dell'alleanza trova un'eco straordinaria nel cammino che oramai ci accompagna dal mese di ottobre. Abbiamo infatti consacrato quest'anno a Gesù il Maestro. Lui è divenuto il centro del nostro pensare, del nostro agire, e su di Lui si è anche concentrata la nostra riflessione pastorale. Guardare a Gesù il Maestro ci da allora l'opportunità straordinaria di cogliere come, l'alleanza stipulata con noi, deve attraverso di Lui, giungere a tutti gli uomini che sono presenti nella nostra comunità parrocchiale. Questo è il motivo che ci spinge a vivere una quaresima che abbia una duplice dimensione: da un lato un cammino vissuto come “famiglia in parrocchia”; dall'altro un cammino vissuto come “parrocchia in famiglia”. La parrocchia infatti altro non è che una famiglia di famiglie. E se le singole famiglie non si mettono in cammino, non fanno esperienza di conversione, non hanno l'opportunità di ascoltare la Parola del Maestro e di viverla nella quotidianità della vita, allora la parrocchia non farà mai un vero percorso quaresimale.
Bibbia, salvadanaio e calendario dei fioretti Un itinerario dunque che prende le mosse dal Mercoledì delle Ceneri e che giunge in maniera organica fino al giorno di Pentecoste. Un itinerario che può essere ripercorso più volte. Vorrebbe infatti essere questo, un cammino che ogni anno, nel tempo della Quaresima e della Pasqua viviamo come parrocchia e come famiglie. Un itinerario dicevo che prende le mosse dal giorno del Mercoledì delle Ceneri, quando l'invito in Chiesa e nelle case sarà quello raccontato ed espresso dal Vangelo. In quella occasione infatti, la pagina che leggiamo ci fa incontrare un Gesù che ci suggerisce di vivere in pienezza l'elemosina, il digiuno e la preghiera. Quell'obiettivo, vogliamo viverlo dunque come comunità e come singoli. L'invito è di ripartire dalla Bibbia; aprirla in ciascuna delle case; leggere i vangeli delle domeniche; approfondire la preghiera con quei bellissimi carmi che il profeta Isaia consacra al servo sofferente, avere dunque l'opportunità di pregare con i salmi. Aprire la Bibbia corrisponde per noi all'invito di Gesù di vivere questo tempo di conversione come un tempo di preghiera. Ma la Bibbia ci spinge a fare esperienza di carità, una esperienza concreta all'interno e all'esterno delle nostre famiglie; una esperienza che ci deve vedere protagonisti di un cammino che abbia frutti concreti, oggettivamente quantificabili; per questo motivo la proposta è di accostare alla Bibbia un salvadanaio; in esso raccoglieremo non il superfluo ma il risparmiato, tutto quello che cioè, non avremo speso in maniera superficiale e che vorremo invece mettere da parte perché sia destinato alla carità. Così rispondiamo a quella parola di Gesù che ci invita a vivere l'elemosina come atteggiamento del cuore e della vita carico dei pesi e dei bisogni dell'altro. Infine Gesù ci offre un itinerario fatto di digiuno, di digiuno innanzitutto alimentare. Ma un digiuno che riguarda anche gli altri sensi. Un digiuno che riguarda la televisione, il fumo, un digiuno dall'alcol, da internet e dal telefonino, un digiuno dallo sport o dagli acquisti. Un digiuno che insomma risponda a quelli che sono i bisogni di ciascuno: vivere una rinuncia significa predisporsi a godere la Pasqua in maniera più piena e più viva. Anche questi digiuni vogliamo in qualche modo raccoglierli e raccontarli. A ciascuno verrà offerto un calendario dei fioretti pieghevole da portare con sé: presenta i giorni della quaresima e uno spazio vuoto da riempire con i fioretti, appunto i racconti di queste piccole rinunce. Il tempo di Quaresima e Pasqua allora sarà tanto più ricco e più bello quanto coinvolgerà la comunità le famiglie e i singoli in un itinerario che non solo ci fa vivere alla presenza di Gesù ma che ci fa cogliere questa presenza di Gesù palpitante all'interno della Chiesa. Per vivere l'alleanza con Lui, per vivere l'alleanza tra noi.
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