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TEMPO DI AVVENTO E NATALE 2011
SARA' CHIAMATO DIO CON NOI |
Ogni
anno, si presenta a noi l' Avvento che ci conduce a contemplare, nel
Natale, il mistero del Dio con noi. Siamo Famiglia con Lui e possiamo
vivere comunitariamente questo grande evento. Prendendo spunto dal
sussidio della San Paolo a cura di don Giuseppe Turani, abbiamo voluto
pubblicare un testo che accompagni ciascuna delle nostre famiglie a
vivere il tempo di Avvento e Natale scoprendo il progetto d’amore di un
Dio che si fa bambino. Riconoscere la grazia di questo tempo è però oggi
veramente difficile. Quelli che stiamo attraversando sono infatti giorni
particolarmente impegnativi: la crisi economica, sociale e culturale che
viviamo, unita ad un bombardamento mediatico che non fa altro che
offrirci cattive notizie, rende quasi impossibile riconoscere nella
nostra vita la bellezza della presenza di un Dio che per farsi prossimo
ai suoi figli si è fatto bambino. Il sussidio di quest’anno “Sarà
chiamato Dio con noi” ha il semplice scopo, senza nessuna pretesa,
di suggerire spunti e riflessioni per aiutare a vivere con
consapevolezza e impegno il tempo di Avvento e di Natale. Dio si è fatto
uomo, uno di noi: è vissuto con noi, ha sofferto con noi, è morto per
noi. Rimane con noi nel Sacramento e nella Parola. E' una storia, una
memoria della bontà di Dio che ci assicura che il suo amore è eterno. E
poi anche in questi duemila anni della storia della Chiesa c'è sempre,
di nuovo, la bontà del Signore. La certezza che ci deriva dalla fede è
quella della sua compagnia fra di noi, del suo presenziare continuo
nelle nostre vicende che conduce alla consapevolezza di non essere mai
soli, ma di godere sempre della sua protezione amichevole. Sempre
infatti il Signore è il Dio con noi: è Lui che ispira e sostiene
i nostri progetti, i nostri sogni; che si fa prossimo. L’Emmanuele, il
Dio con noi, sorride e piange insieme ai nostri figli, lavora al mattino
e riposa con noi la sera; è un Dio che ha mani, occhi, mente e cuore: è
sempre Lui che possiamo incontrare per strada e salutare, urtare col
gomito o evitare, perché abita la quotidianità di persone sempre in
ricerca e in cammino. Anche quando avremmo motivi per abbatterci, anche
quando la vita è difficoltosa le ragioni della nostra speranza e della
nostra gioia, sono molte di più. Come ci ricorda il Santo Padre “dobbiamo
imparare questo anche nelle notti buie; non dimenticare che la luce c'è,
che Dio è già in mezzo alla nostra vita e che possiamo seminare con la
grande fiducia che il “sì” di Dio è più forte di tutti noi. E'
importante non perdere questo ricordo della presenza di Dio nella nostra
vita, questa gioia profonda che Dio è entrato nella nostra vita,
liberandoci: è la gratitudine per la scoperta di Gesù Cristo, che è
venuto da noi. E questa gratitudine si trasforma in speranza, è stella
della speranza che ci dà la fiducia, è la luce, perché proprio i dolori
della seminagione sono l'inizio della nuova vita, della grande e
definitiva gioia di Dio”. L’augurio, allora, è
quello di accogliere il Bambino Gesù che, crescendo lentamente,
trasforma le nostre case in capanne di Betlemme, le nostre famiglie in
comunità vive in cui Dio vuole abitare, le nostre vite in canti di lode
a Lui che continuamente ci fa sperimentare il suo Amore che salva.
I
SEGNI DEL NOSTRO NATALE
Il
tronco di Iesse

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La Stella Cometa
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Prima
Settimana: Esponiamo la Bibbia
Prepariamo in ogni famiglia un angolo per la preghiera. un centrino, un
piccolo leggio, una Bibbia aperta. Utilizzando il sussidio distribuito
leggiamo ogni giorno la lieta notizia e la riflessione proposta.
Seconda
Settimana: Facciamo il Presepe
Accanto alla Bibbia prepariamo in ogni famiglia un piccolo presepe.
Maria Giuseppe, la culla vuota, gli angeli e i pastori. La
preghiera di ogni giorno ci potrà far cogliere lo spirito della famiglia
di Nazareth.
Terza
Settimana: La Luce di Bethlemme
Alla lampada che perennemente arde davanti al luogo in cui è nato
Gesù, viene accesa una luce che ogni anno arriva a noi. Essa portata
dagli scouts in ogni casa, deve risplendere come segno di pace.
Quarta
Settimana: I Bambinelli
Durante la celebrazione dell'ultima
Domenica di Avvento benediciamo le nostre famiglie e le "statuette del
bambino Gesù" dei presepi. La liturgia domestica della notte del 24
(deporre Gesù bambino appena nato nella culla del presepe) avrà così più
valore.
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