SETTIMANA PASTORALE

 

Storia della Dottrina Sociale della Chiesa

Lunedì 12 Ottobre

Relatore Sergio Tanzarella

docente di Storia della Chiesa

presso la Facoltà

Teologica dell’Italia Meridionale

 

 

 

 

 

La settimana pastorale di quest’anno è stata aperta dal professor Sergio Tanzarella, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
Proprio la Storia della Dottrina della Chiesa è stata l’oggetto della prima serata.
Il professore si è soffermato sulla prima enciclica sociale della Chiesa la “Rerum Novarum”, emanata da Papa Leone XIII nel 1891 per spiegare qual è il cotesto nel quale si muove la dottrina sociale: l’ultimo decennio del 1800 fu caratterizzato da forti turbamenti nel contesto socio economico a causa degli effetti della rivoluzione industriale. I diritti dei lavoratori, considerati ancora come oggetti e non come soggetti di diritto, le relazioni tra gli individui, tra individui e istituzioni erano i temi affrontati dalla prima enciclica e da quelle ad essa successive.
Si è poi definito il principio di “Economia di morte” e cioè di una economia che considera gli essere umani come danni collaterali, di una economi a che per la sua sopravvivenza giustifica le guerre preventive, che produce le morti sul lavoro, l’inquinamento sistemico irreversibile, il miraggio dello sviluppo infinito e a qualsiasi costo.
La dottrina sociale della Chiesa è nata per affermare la dignità della vita di ogni essere umano ovunque sulla terra, cristiano e non cristiano, ateo o credente che sia, in questa vita e non nell’altra!

L’agire per la giustizia e la partecipazione alla trasformazione del mondo sono le condizione costitutive della proclamazione del Vangelo. Questi sono i motivi per cui la Chiesa ha una dottrina sociale.
“Economia e Politica mai autonome dall’Etica e Pace fondata sempre sul senso della giustizia” sono i pilastri su cui si regge la dottrina sociale.
Il professore ha concluso specificando che la Chiesa non ha modelli da proporre. I modelli reali e veramente efficaci possono solo nascere nel quadro delle diverse situazioni storiche, grazie allo sforzo di tutti i responsabili che affrontino i problemi concreti in tutti i loro aspetti sociali, economici, politici e culturali che si intrecciano tra loro. Non essendo ideologia la fede cristiana non presume di imprigionare in un rigido schema la cangiante realtà socio-politica e riconoscere che la vita dell’uomo si realizza nella storia in condizioni diverse e non perfette.
La dottrina sociale mira all’uomo, in quanto inserito nella complessa rete di relazioni delle società moderne. La Chiesa pertanto, riaffermando costantemente la trascendente dignità della persona ha come suo metodo il rispetto della libertà. Ma la libertà è pienamente valorizzata soltanto nell’accettazione della verità. L’amore della Chiesa per i poveri.
 

 

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