SCHEDE DI LITURGIA A CURA DI ANTONIO RAIA |
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XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
La Liturgia di questa domenica ci propone la salvezza sotto forma di un banchetto, che è simbolo ed anticipazione del banchetto eterno. La Parola di oggi, porta con se un messaggio chiaro: soltanto in Dio e nella sua Parola possiamo trovare la salvezza, infatti essa realizza quanto proclama, è una parola efficace.L'episodio prende l'avvio dal gesto di un anonimo che intende onorare il profeta con un dono (1^ lettura): venti pani, frutto del nuovo raccolto. Se non è propriamente un atto liturgico, ha comunque un significato religioso, sia perché si tratta di primizie (il primo frutto si offre a Dio come riconoscimento della sua sovranità e generosità), sia perché i pani sono offerti a un “uomo di Dio”, in omaggio quindi a Dio stesso. Ricevendo il dono, Eliseo ordina al servitore di condividerlo con tutta la comunità, suscitando la sua ben sensata reazione: i pani erano infatti sufficienti soltanto per una ventina di persone. Segue la solenne proclamazione della Parola del Signore: “ne mangeranno e ne lasceranno”, per altri. La Parola diviene fatto: essi mangiano e ne lasciano ancora. La Parola di Dio non è parola vuota, ma essa realizza quanto proclama, è parola efficace, un fatto che si realizza. Il messaggio è chiaro: nel Dio d'Israele, e nella sua Parola, si trova effettiva salvezza. E' lui che sempre, dà il cibo ad ogni vivente mediante la sua parola feconda e creatrice. Ecco dunque che noi siamo chiamati a riconoscere questa sorgente di vita, non possiamo pensare di trovare il pane e la vita al di fuori della comunione con Dio, sarebbe una vera follia.
Nel vangelo il miracolo della moltiplicazione dei pani si riveste di un significato eucaristico e prelude alla comunione fraterna. Nella comunione con Gesù ci è offerto il Pane e la Parola, frutto della carità di Dio per noi, permanente richiamo e pressante invito alla comunione con Dio e i fratelli. |
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