SCHEDE DI LITURGIA A CURA DI ANTONIO RAIA |
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DOMENICA DI PENTECOSTE
La domenica di Pentecoste chiude il tempo pasquale, tempo nel quale la liturgia ci ha fatto meditare sulla presenza del Risorto nella Chiesa, sul dono dello Spirito e sulla Chiesa in quanto segno e annuncio della vita nuova nata dalla Pasqua del Signore. Per gli Ebrei, la Pentecoste è la festa che ricorda il giorno in cui sul Monte Sinai, Dio diede a Mosè le tavole della Legge, per noi invece è la festa che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Il magistero della Chiesa insegna che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, come da un solo principio e come loro reciproco amore; che lo Spirito Santo è inviato per via di “missione” nel mondo, e che esso “inabita” nell’anima di chi possiede la Grazia santificante. Isaia gli attribuisce sette doni particolari: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.
La Messa vigilare, che si celebra nella notte, ci da l’immagine dei luoghi emblematici della promessa dello Spirito nell’Antico Testamento attraverso la memoria del patto al Sinai, della visione di Ezechiele circa il ritorno in vita delle ossa inaridite, sino alla promessa dell’effusione dello Spirito su ogni carne. Carne e Spirito, infatti, sono due forze in lotta tra loro che si oppongono a vicenda e che spingono l’agire della persona in due opposte direzioni.Nel Nuovo testamento è Paolo che ci parla dello Spirito come colui che ci viene incontro nelle nostre debolezze ed è sempre lui che intercede per noi che non sappiamo neppure come pregare.Giovanni, infine, ci pone dinanzi a Gesù che dice: “Chi ha sete venga a me”, facendo riferimento ai fiumi d’acqua viva che sarebbero sgorgati dal suo grembo.La messa del giorno ripropone innanzitutto la lettura di quest’evento dello Spirito attraverso gli Atti: fragore, vento che si abbatte impetuoso, lingue come di fuoco che si separano e si posano sul capo dei presenti che cominciano a parlare in altre lingue. Va inoltre ricordato il contesto nel quale il fatto avviene: “Si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”. La tradizione individua questo luogo come il Cenacolo, ossia la stanza dove Gesù a celebrato con i suoi l’ultima cena. Il brano ci dice che erano presenti gli apostoli, le donne e Maria, Madre di Gesù, e i fratelli di lui.“Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”.Dio prepara gli uomini a ricevere i suoi interventi con segni e profezie che destano l’attenzione e impediscono che passino inosservate, tutto l’antico testamento, in questo senso, era una preparazione alla venuta di Cristo. Anche qui abbiamo dei segni premonitori. C’è un segno per l’udito, il suono di un vento impetuoso, non un rumore qualsiasi, un suono che nella Bibbia è simbolo dello Spirito Santo. C’è poi un altro segno per la vista, videro le lingue di fuoco, e il fuoco è associato allo Spirito Santo. È dunque questo gruppo composito, di uomini e donne, a ritrovarsi insieme nel momento dell’effusione dello Spirito, è la prima comunità cristiana, un gruppo di persone che sono tirate via dal mondo e messe insieme con una solidarietà nuova, che si chiama amore. Una vita secondo lo Spirito è caratterizzata dall’amore, primo frutto che riflette l’amore unico e incondizionato di Colui che si è donato per amore.
La Pentecoste continua nella Chiesa, lo Spirito Santo, è colui che rende presente Cristo nella Chiesa, la quale ci fa camminare nello Spirito. Ma non basta essere liberati dall’azione di Cristo, occorre un impegno costante, quotidiano nello Spirito e non in quella della carne. Camminare e vivere secondo lo Spirito significa, quindi, condurre un’esistenza che non è più orientata su se stessi ma vivere costantemente orientati verso Dio. Tale cambiamento è possibile solo sotto l’azione dello Spirito Santo che viene a raddrizzare ciò che è sviato, come dice la Sequenza di Pentecoste. |
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