SCHEDE DI LITURGIA A CURA DI ANTONIO RAIA |
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III DOMENICA DI PASQUA
Questa è la domenica in cui la comunità è perentoriamente invitata al rendimento di lode, unico atteggiamento possibile dinanzi alle meraviglie che Cristo Signore ha operato per noi. In questa terza domenica di Pasqua Gesù si manifesta di nuovo agli Undici, che avevano appena ascoltato il racconto dei due di Emmaus, i quali erano molto tristi, tutto quello che era accaduto era il fallimento delle loro speranze: Gesù, in cui avevano riposto tutta la loro fiducia era stato sconfitto. Un terzo viandante chiede di camminare con loro e tra domande apparentemente banali inizia un dialogo che scalda il loro cuore, illumina la loro mente e rivela il mistero: “lo riconobbero nello spezzare il pane”.
Dunque Gesù si manifesta agli Undici, entra “a porte chiuse”, dona loro la pace e poi li invita a toccarlo perché conoscano che non è un fantasma. Egli entra nel luogo della loro paura, ed entrando libera, illumina, riapre la loro vita alla speranza e alla gioia attraverso il dono della sua pace. Ma Gesù poi, soprattutto, mangia con loro. Nel suo realistico mangiare il pesce arrostito, si proietta la valenza eucaristica nel dividere il “pesce”, simbolo di Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore (dal greco “Iesous Cristos Teos Iios Soter”, cioè pesce). La comunità assimila il mangiare il pesce alla frazione del pane, in cui riconosce il Signore vivo e presente. Il pesce arrostito che gli porgono è un simbolo, poiché lui stesso è il pesce buono arrostito dal fuoco dello Spirito sul legno della croce: il pasto è eucaristico e pasquale, come quello nostro di ogni domenica.
La manifestazione del Risorto agli apostoli è essenziale per confermare e suscitare in loro la fede: “aprì loro la mente perché comprendessero le Scritture”. La luce della Pasqua rischiara le loro menti, la risurrezione di Cristo è la chiave di lettura per comprendere le Scritture. Questi sono gli atti che Gesù compie ogni domenica nella nostra liturgia, la quale realizza la presenza del Signore risorto. Cristo è presente e lo si incontra “nella sua parola, lo si incontra nella persona di chi presiede l'assemblea e prende la parola per aprire la nostra mente, affinché anche noi possiamo comprendere le Scritture, in modo particolare lo si incontra nello spezzare il pane della vita”.
Il Risorto è vivo, è presente in ogni nostra liturgia eucaristica, è sempre accanto a noi camminando sulle strade che la vita segna per ognuno. Spesso siamo tristi e scoraggiati, forse perché gli eventi, spesso dolorosi offuscano il nostro sguardo di fede facendoci credere che Dio non ci ama. Egli è con noi: è il vivente che ci riscalda il cuore se ci apriamo alla sua parola e se ci nutriamo di quel pane spezzato che è egli stesso dato per noi. |
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