SCHEDE DI LITURGIA A CURA DI ANTONIO RAIA |
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II DOMENICA DI PASQUA “Della Divina Misericordia”
La II Domenica di Pasqua è la Festa della “Divina Misericordia”. Gesù mostrò questa immagine a suor Faustina nella visione del 22 febbraio 1931 nella sua cella al convento di Płock, scrive suor Faustina: “La sera, stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido (...) Dopo un istante, Gesù mi disse, dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te. Voglio che l’immagine venga benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”. L’immagine rappresenta il Cristo risorto con i segni della crocifissione nelle mani e nei piedi. Dal Cuore trafitto, non visibile nel quadro, escono due raggi: uno rosso e pallido l’altro.
Suor Faustina, chiede a Gesù il significato di questi raggi, e Gesù lo spiega: “Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. (...)”. Dunque questi due raggi simboleggiano i sacramenti e i doni dello Spirito Santo, il cui simbolo biblico è proprio l'acqua. L’immagine, quindi, raffigura la grande misericordia di Dio che è stata rivelata nel mistero pasquale di Cristo e si attua pienamente nella Chiesa tramite i sacramenti, ad essa si attingono le grazie e nello stesso tempo è segno che ricorda ai fedeli la necessità di avere fiducia in Dio e misericordia verso il prossimo. L’atteggiamento di fiducia viene rammentato dalle parole scritte sotto l’immagine: “Gesù, confido in Te!”. Il culto di questa immagine consiste nella preghiera fiduciosa unita alle opere di misericordia. A tale culto Gesù ha legato le seguenti promesse: “l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà”: ha promesso la salvezza eterna; “Prometto pure già su questa terra (...) la vittoria sui nemici”: si tratta dei nemici della salvezza e del raggiungimento di grandi progressi sulla via della perfezione cristiana. “Io stesso la difenderò come Mia propria gloria nell'ora della morte”: ha promesso la grazia di una morte felice. Dice Gesù: “Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della misericordia”: Il recipiente è quest’Immagine con la scritta: “Gesù, confido in Te”.
La festa della Misericordia è la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia, è una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia, che si recita con la corona del Rosario. È stato Gesù stesso a volere questa novena e ad insegnare a suor Faustina come bisogna recitare questa preghiera: - All'inizio il Segno di Croce, si dice un Padre Nostro, un'Ave Maria e il Credo. - Sui grani del Padre Nostro si dice: Eterno Padre, ti offro il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. - Sui grani dell'Ave Maria si dice: per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero. - Alla fine si recita per 3 volte consecutivamente: Dio Santo, Dio Forte, Dio Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. - Si conclude la preghiera facendosi li segno della Croce.
Gesù a proposito di questa preghiera, ha detto che “elargirà grazie di ogni genere”. Bisogna aggiungere che l’intenzione della preghiera deve essere in accordo con la Volontà di Dio, e la preghiera deve essere fiduciosa, costante e unita alla pratica della carità attiva verso il prossimo.
Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri: - che il quadro della Misericordia, nel giorno della II domenica di Pasqua, sia benedetto solennemente e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato; - che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse, infatti ha detto Gesù: “chi si accosterà all’Eucaristia in quel giorno, conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene”. E' chiaro che la Comunione ricevuta nella festa della Misericordia deve essere non solo degna, ma anche adempiere alle fondamentali esigenze della devozione alla Divina Misericordia.
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