SCHEDE DI LITURGIA

A CURA DI ANTONIO RAIA

 

 

Vª DOMENICA DI QUARESIMA
“Innalzato da terra attirerò tutti a me”


 

Questa V domenica è nel segno della imminenza di Pasqua. L’attenzione è rivolta a Cristo nel suo patire, condizione obbligata della sua glorificazione. La morte e risurrezione del Signore sigillano la nuova e definitiva alleanza.
Nelle domeniche precedenti il tema dell’alleanza ci è giunti attraverso le figure emblematiche di Noè e Abramo, le parole del decalogo e la vicenda d’Israele punito per averlo infranto.
Il profeta Geremia annuncia una alleanza nuova, diversa da quella che Dio ha stipulato anticamente, essa sarà scritta nel cuore: “metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” (Ger 31, 33b). Geremia disegna una adesione alla legge dal profondo dell’essere, dono di pura grazia.
Lo scenario è quello dei Greci simpatizzanti dell’ebraismo che, venuti a Gerusalemme per la festa dei Tabernacoli, chiedono di “vedere Gesù”. Per Giovanni “vedere Gesù” indica lo sguardo della fede e l'apertura del cuore: condizioni indispensabili per entrare in comunione con lui.
Gesù riconosce nella richiesta il segno dell’”ora” che ormai incombe sulla sua vita e sposta il discorso sulla modalità del suo accadere con il racconto del chicco di grano che, se caduto in terra a morire, porta abbondante frutto.
Chi ama la propria vita, la perde, dice Gesù, chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Il discorso si sposta ancora sulle modalità della sequela, Gesù presenta un quadro radicalmente diverso e una legge molto più esigente: essere cristiani implica seguire Gesù.
L’immagine è dunque quella di Gesù innalzato, allora egli attirerà tutti a se. La croce, dunque, il suo esservi “innalzato” come momento supremo della vittoria sul male, come scelta definitiva in favore dell’uomo, senza escludere nessuno.
Gesù accoglie liberamente l’ora segnata dal Padre che è anche l’ora della sofferenza che egli non vive in modo imperturbabile, infatti egli è turbato profondamente nel suo animo, tuttavia, si affida senza riserve all'amore del Padre, con un gesto di totale abbandono. Il frutto che scaturisce dall'offerta incondizionata di Gesù è il dono della vita eterna.
Il percorso quaresimale dunque, ci conduce alla contemplazione della potenza benefica che scaturisce da Gesù e dal suo stare eretto sul legno innalzato, da esso regna e giudica la storia, chiama ciascuno di noi a compiere la scelta definitiva, cioè quella di seguirlo, di servirlo, a perdere la propria vita per ricevere in dono la vera vita, partecipando così alla sua gloria.


 

 

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