LA TUA VOCE A CURA DI IRIS E LUCIA |
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Andiamo al cinema a vedere:
Valzer con Bashir del regista
israeliano Ari Folman
Innanzitutto una premessa da cui non si può prescindere: “Valzer con
Bashir” è un film bellissimo nel senso stretto del termine. Ovvero
esteticamente è un film che a guardarlo si innamorano gli occhi.
Ma “Valzer con Bashir” è molto di più. Utilizzando una tecnica di
animazione assolutamente innovativa che prende forma
dall’illustrazione (ben 2300 quelle utilizzate) e bandisce gli
effetti speciali (ottenendo comunque un risultato a dir poco
straordinario), il regista e sceneggiatore Ari Folman
Siamo in un bar, è notte. Un amico racconta al regista Ari Folman di
avere un incubo ricorrente che lo perseguita. Il sogno nasce in
realtà da un fatto vero accadutogli mentre era in guerra con
l’esercito israeliano. Questo evento fa riflettere Folman sul fatto
che lui, invece, di quegli accadimenti non ha più memoria: insomma è
come se li avesse cancellati o del tutto rimossi. Incapace a quel
punto di distogliere la mente da questo pensiero Folman decide di
affrontarlo e di intervistare i suoi ex compagni d’armi per provare
a ritrovare con loro i suoi dolorosi ma necessari ricordi.
In “Valzer con Bashir” non ci sono giudizi diretti.
Folman
E a proposito di memoria, rimane indelebile in chi guarda il film, la scena del folle “valzer” che il soldato balla sotto una pioggia di proiettili e sotto il ritratto di Bashir Gemayel (il politico libanese ucciso in un attentato): senza dubbio una delle scene più belle e poeticamente crude degli ultimi anni. Vedere per credere. Anzi, per ricordare. |
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