Rita
Levi Montalcini
Nasce a Torino il 22 aprile 1909, è una scienziata
italiana, è stata insignita del premio Nobel per la medicina nel
1986 e nominata senatrice a vita nel 2001, è socia nazionale
dell'Accademia dei Lincei per la classe delle Scienze Fisiche.
Dopo aver studiato medicina all'università di Torino, dove all'età
di vent'anni entrò nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi,
iniziò gli studi sul sistema nervoso che avrebbe proseguito per
tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della
seconda guerra mondiale. Si è laureata nel 1936.
Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi
razziali del regime fascista ad emigrare in Belgio con Levi, dove
continuò le sue ricerche in un laboratorio casalingo. Sino
all’invasione tedesca del Belgio è ospite dell’istituto di
neurologia dell’Università di Bruxelles. Siamo nella primavera del
1940. La Levi Montalcini torna a Torino ed allestisce un laboratorio
di fortuna a casa in una collina vicino ad Asti, dove con il suo
maestro Giuseppe Levi inizia a fare ricerca sullo sviluppo del
sistema nervoso negli embrioni di pollo.
I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) sono dedicati ai
meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.
Nel 1947 accettò l'invito a proseguire le sue ricerche al
Dipartimento di Zoologia della Washington University (Missouri),
dove rimase fino al 1977.
Nel 1951-1952 scoprì il fattore di crescita nervoso noto come NGF (Nerve
Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e
differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per
circa trent'anni proseguì le ricerche su questa molecola proteica e
sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 è stata insignita
del Premio Nobel per la medicina insieme al biochimico statunitense
Stanley Cohen. Nella motivazione del Premio si legge: «La scoperta
del NGF all'inizio degli anni cinquanta è un esempio affascinante di
come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un
apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di
quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli
organi e tessuti dell'organismo».
In laboratorio esamina dei vetrini
Dal 1961 al 1969 ha diretto il Centro di Ricerche di Neurobiologia
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con
l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al
1979 il Laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da
questo incarico "per raggiunti limiti d'età" continua le sue
ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal
1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di Neurobiologia del CNR con
la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo
spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più
sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha
un'attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai
neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del
sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e
alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.
Dal 1993 al 1998 ha presieduto l'Istituto dell'Enciclopedia
Italiana. È membro delle più prestigiose accademie scientifiche
internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia
Pontificia, l'accademia nazionale delle scienze detta dei XL, la
National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society. È
stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi il 1º agosto del 2001. Ha ricevuto numerosi altri
riconoscimenti: fra l'altro quattro lauree honoris causa delle
Università di Uppsala (Svezia), Weizmann-Rehovot (Israele), St. Mary
(Usa) e Bocconi (Milano). Ha vinto inoltre il Premio internazionale
Saint-Vincent, il Feltrinelli, e il premio "Albert Lasker" per la
ricerca medica.
È da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per
esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli
scienziati nei confronti della società. Nel 1992 ha istituito,
assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini,
in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei
giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani
studentesse africane a livello universitario, con l'obiettivo di
creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di
leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.
Particolarmente sensibile ai temi della difesa dell'ambiente e dello
sviluppo sostenibile, nel 1998 ha fondato la sezione italiana di
Green Cross International, ong riconosciuta dalle Nazioni Unite e
presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo
l'impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali
delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse
naturali, con particolare riferimento alla protezione e all'accesso
alle risorse idriche.
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