L'ANGOLO DI ANNARITA | ||
SPAESAMENTI
L’altra sera guardavo un telefilm. Un medico riprendeva il suo posto
di lavoro al Policlinico, dopo un anno di assenza, ed osservava che
era tutto uguale, eppure tutto diverso, rispetto a quando era
partito. Ho pensato che coincidenza, anch’io mi sono trovata a fare
la stessa considerazione quando sono rientrata a scuola, dopo undici
mesi durante i quali il lavoro era stato davvero l’ultimo dei miei
pensieri. Il primo giorno ho provato una sensazione strana,
all’improvviso non mi sentivo più a casa in un posto che mi era più
che familiare, poi dopo un quarto d’ora mi sono resa conto che in
realtà non era la scuola ad essermi estranea, ero io a non essere
più la stessa di un anno fa. Certo, dovevo aspettarmelo, lo sanno
tutti che un figlio ti cambia la vita, ma una cosa è immaginarlo,
un’altra è sperimentarlo, in concreto, in tutte le manifestazioni
dell’esistenza. E non si tratta tanto di cose che prima facevi, e
che adesso non puoi più fare, o di cose che prima non facevi, e che
adesso devi necessariamente fare, quanto di riconsiderare e
riesaminare valori, obiettivi, comportamenti, relazioni
interpersonali… Di ricomporre pazientemente equilibri che hai
impiegato anni a costruire, e che sono saltati via nel giro di una
settimana. Con gli altri, e soprattutto con te stessa. Di
ricostruirti un’identità nuova, una volta che tutto ciò che eri e
che facevi è passato in secondo piano rispetto ad un ruolo così
importante e monopolizzante, al quale non si è mai preparati. E
soprattutto di cercare di non commettere troppi errori, di non
permettere che l’impegno prenda il sopravvento sulla riflessione, la
stanchezza sulla gioia, le preoccupazioni sull’entusiasmo… |
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