Il
colore
liturgico
è il rosso. Anche in questo caso il colore può
essere ripreso dalle composizioni floreali, di forma
“dinamica” per richiamare il ricco dinamismo
generato dall’azione dello Spirito.
L’azione dello Spirito
accompagna ogni nostra celebrazione: in particolari
momenti - chiamati
epiclesi
- lo
invochiamo esplicitamente, in altri la sua presenza
discreta ci aiuta a penetrare nel mistero celebrato.
Una celebrazione che lasci trasparire
l’inesprimibile richiede una equilibrata
integrazione di gesti, parole e silenzio
nell’orizzonte del simbolico. Questo tipo di
linguaggio ha bisogno di spazio per poter “parlare”
senza essere inondato di
parole,
e trae molto beneficio da una certa sobrietà
verbale, da un ritmo che dia respiro ai vari
momenti, permettendo di interiorizzarli. Anche su
questo terreno il Tempo di Pasqua richiama in modo
più vivo quella centralità dello Spirito nella
liturgia che viene vissuta in qualsiasi periodo
liturgico, e può essere l’occasione per qualche
piccolo passo che rinnovi lo stile celebrativo in
questo senso.
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Veglia e
assemblea di Pentecoste
La
festa della Pentecoste è il momento conclusivo e più alto di
tutto il cammino pasquale: con il dono dello Spirito ha
inizio una nuova fase della storia della salvezza, quella
della Chiesa che annuncia in tutte le lingue e a tutti i
popoli le meraviglie del mistero di Dio, un tempo nascosto e
ora pienamente svelato dallo Spirito: “Molte cose ho ancora
da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il
peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi
guiderà alla verità tutta intera” (Gv 16,12-13).
La nostra comunità vive insieme questa importantissima
festa, il Sabato, con la tradizionale Veglia di Pentecoste
alle ore 20.00 che si conclude con un agape fraterna nel
centro parrocchiale, e la Domenica con l'assemblea degli
operatori pastorali e il rito di spegnimento del cero
pasquale. le.
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