UNA PAROLA PER TE

TEMPO DI QUARESIMA 2012

 

La sfida educativa
In questo tempo particolare, ricolmo di tanti interrogativi e preoccupazioni che toccano la nostra vita personale, familiare e sociale, la Chiesa, che in Italia riflette sugli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020 “Educare alla vita buona del Vangelo” ci propone un percorso quaresimale e pasquale che prende le mossa dal tema dell'alleanza. Nell'ambito infatti del più vasto tema dell'Emergenza Educativa, il Santo Padre ha auspicato che le comunità cristiane siano capaci di intuire, pensare, progettare, costruire ed esperire vaste alleanze di natura soprattutto educativa con i vari soggetti e i tanti poli che costituiscono i cardini della nostra società. Il nostro Arcivescovo, Mons. Bruno Schettino, nella sua lettera per la quaresima ci ricorda poi che anima dell'educazione, come dell'intera vita, può essere solo una speranza affidabile. La sua sorgente è Cristo risuscitato da morte. Dalla fede in Lui nasce una grande speranza per l'uomo, per la sua vita, per la sua capacità di amare. Dall'essere di Gesù deriva il profilo di un cristiano capace d offrire speranza, teso a dare un di più di umanità alla storia e pronto a mettere con umiltà se stesso e i propri progetti sotto il giudizio di una verità e di una promessa che supera ogni attesa umana.


Gesù il Maestro
E proprio il Vangelo di Marco del ciclo B, che anima questo anno liturgico, attraverso l'itinerario del Segreto Messianico ci fa scoprire di settimana in settimana il volto di Gesù. E niente come la Pasqua offre al cristiano l'opportunità di incontrare Gesù, nel suo volto profondamente umano, segnato dalla passione e dalla morte, ma anche trasfigurato dalla gloria della resurrezione e quindi pienamente divino. Anche per noi, questo tema dell'alleanza trova un'eco straordinaria nel cammino che oramai ci accompagna dal mese di ottobre. Abbiamo infatti consacrato quest'anno a Gesù il Maestro. Lui è divenuto il centro del nostro pensare, del nostro agire, e su di Lui si è anche concentrata la nostra riflessione pastorale. Guardare a Gesù il Maestro ci da allora l'opportunità straordinaria di cogliere come, l'alleanza stipulata con noi, deve attraverso di Lui, giungere a tutti gli uomini che sono presenti nella nostra comunità parrocchiale. Questo è il motivo che ci spinge a vivere una quaresima che abbia una duplice dimensione: da un lato un cammino vissuto come “famiglia in parrocchia”; dall'altro un cammino vissuto come “parrocchia in famiglia”. La parrocchia infatti altro non è che una famiglia di famiglie. E se le singole famiglie non si mettono in cammino, non fanno esperienza di conversione, non hanno l'opportunità di ascoltare la Parola del Maestro e di viverla nella quotidianità della vita, allora la parrocchia non farà mai un vero percorso quaresimale.


Il percorso dei simboli
Per questo motivo, abbiamo concentrato la nostra attenzione anche su un percorso simbolico. Da anni consegniamo nei tempi forti di Avvento e Quaresima dei sussidi da vivere all'interno della nostra comunità parrocchiale. Quest'anno abbiamo pensato di associare al sussidio anche un itinerario che sperimenti, di settimana in settimana, l'utilizzo di segni che rendano anche fisicamente ciò che spiritualmente stiamo vivendo Questo itinerario di segni è predisposto in un Kit che ha realizzato la parrocchia: la pietra, l'icona, l'acqua, il ramo fiorito, il bulbo sono i segni che ci accompagnano nelle cinque domeniche di quaresima. L'itinerario prosegue poi con le palme della Domenica della Passione, il cero acceso della Domenica di Pasqua (che accompagna la tradizionale benedizione della famiglia), la Settimana in Albis vissuta come comunità intorno alla Mensa Eucaristica (per una celebrazione che nella ottava intera ripercorra l'esperienza straordinaria della Resurrezione), e poi dalla prima Domenica dopo Pasqua fino al giorno di Pentecoste, un percorso che nelle sette settimane ci fa incrociare i colori dell'arcobaleno che da sempre indicano l'alleanza stipulata tra Dio e l'umanità dopo il grande diluvio, e che anticipano quell'alleanza nuova che in Gesù Cristo ha assunto un valore universale. L'arcobaleno che comporremo in Chiesa e nelle case sarà allora per noi il segno che questa alleanza si sta costruendo. E il giorno di Pentecoste con la Veglia Solenne e poi il momento assembleare nella domenica, vissuto in comunità, ci offrirà l'opportunità straordinaria di sancire questa alleanza, questo patto tra noi come comunità credente.


Bibbia, salvadanaio e calendario dei fioretti
Un itinerario dunque che prende le mosse dal Mercoledì delle Ceneri e che giunge in maniera organica fino al giorno di Pentecoste. Un itinerario che può essere ripercorso più volte. Vorrebbe infatti essere questo, un cammino che ogni anno, nel tempo della Quaresima e della Pasqua viviamo come parrocchia e come famiglie. Un itinerario dicevo che prende le mosse dal giorno del Mercoledì delle Ceneri, quando l'invito in Chiesa e nelle case sarà quello raccontato ed espresso dal Vangelo. In quella occasione infatti, la pagina che leggiamo ci fa incontrare un Gesù che ci suggerisce di vivere in pienezza l'elemosina, il digiuno e la preghiera. Quell'obiettivo, vogliamo viverlo dunque come comunità e come singoli. L'invito è di ripartire dalla Bibbia; aprirla in ciascuna delle case; leggere i vangeli delle domeniche; approfondire la preghiera con quei bellissimi carmi che il profeta Isaia consacra al servo sofferente, avere dunque l'opportunità di pregare con i salmi. Aprire la Bibbia corrisponde per noi all'invito di Gesù di vivere questo tempo di conversione come un tempo di preghiera. Ma la Bibbia ci spinge a fare esperienza di carità, una esperienza concreta all'interno e all'esterno delle nostre famiglie; una esperienza che ci deve vedere protagonisti di un cammino che abbia frutti concreti, oggettivamente quantificabili; per questo motivo la proposta è di accostare alla Bibbia un salvadanaio; in esso raccoglieremo non il superfluo ma il risparmiato, tutto quello che cioè, non avremo speso in maniera superficiale e che vorremo invece mettere da parte perché sia destinato alla carità. Così rispondiamo a quella parola di Gesù che ci invita a vivere l'elemosina come atteggiamento del cuore e della vita carico dei pesi e dei bisogni dell'altro. Infine Gesù ci offre un itinerario fatto di digiuno, di digiuno innanzitutto alimentare. Ma un digiuno che riguarda anche gli altri sensi. Un digiuno che riguarda la televisione, il fumo, un digiuno dall'alcol, da internet e dal telefonino, un digiuno dallo sport o dagli acquisti. Un digiuno che insomma risponda a quelli che sono i bisogni di ciascuno: vivere una rinuncia significa predisporsi a godere la Pasqua in maniera più piena e più viva. Anche questi digiuni vogliamo in qualche modo raccoglierli e raccontarli. A ciascuno verrà offerto un calendario dei fioretti pieghevole da portare con sé: presenta i giorni della quaresima e uno spazio vuoto da riempire con i fioretti, appunto i racconti di queste piccole rinunce. Il tempo di Quaresima e Pasqua allora sarà tanto più ricco e più bello quanto coinvolgerà la comunità le famiglie e i singoli in un itinerario che non solo ci fa vivere alla presenza di Gesù ma che ci fa cogliere questa presenza di Gesù palpitante all'interno della Chiesa. Per vivere l'alleanza con Lui, per vivere l'alleanza tra noi.

 

il vostro parroco

don Gianni
 

 

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