Carissimi,
il Santo Padre ci ha consegnato la sua nuova Lettera Enciclica sulla
dottrina sociale della Chiesa “Caritas in Veritate”. E’ la terza
dall’inizio del pontificato e dopo aver trattato della Carità in
Deus Caritas Est e della speranza in Spe Salvi il Papa ci offre una
traccia di lettura del mondo globalizzato e delle prospettive di
intervento alla luce di Cristo e del Vangelo. Non possiamo non
cogliere l’opera della Divina Provvidenza che
nelle parole del papa e ci spinge ad una presenza significativa come
singoli e come comunità nel tessuto sociale nel quale siamo inseriti
e nei volti degli uomini che, sempre più numerosi bussano alla porta
del nostro cuore, attende di ricevere ascolto e accoglienza.
Più volte ci siamo lasciati interrogare dalla vita e ci siamo
chiesti che senso ha essere cristiani oggi e come annunciare la fede
alle nuove generazioni e rinverdirla negli adulti e la risposta è
sempre stata la medesima: comunicare il Vangelo nella Carità.
Durante questi anni molte sono state le iniziative in tal senso: la
mensa di solidarietà che quotidianamente accoglie oltre quaranta
persone e ha esteso il suo sevizio ad alcuni anziani soli; il
sostegno ad oltre cento famiglie bisognose attraverso prodotti
alimentari e non; l’ascolto e l’accompagnamento individualizzato per
l’approccio a problematiche complesse di carattere socio sanitario
attraverso il Progetto Lazzaro. A questi si associano gli interventi
specialistici della Cooperativa Città Irene attraverso la Casa
Famiglia per Minori e la Casa per Donne ex detenute e delle ACLI
attraverso il Progetto San Marcello.
Manca però ancora un tassello: la possibilità di mettere in rete i
sevizi offrendo una accoglienza notturna. Abbiamo bisogno di un
dormitorio! La recente opera di ristrutturazione di un’ala del
Collegio dei Gesuiti ci offre l’opportunità di razionalizzare i
servizi e realizzare dei box per offrire ospitalità notturna ai
senza fissa dimora o a quanti si trovano in situazioni di estremo
bisogno. Si realizzerà così una parola preziosissima del Vangelo di
Matteo, quella sulla quale noi tutti saremo giudicati: “Io ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da
bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
La Divina Misericordia, che abbiamo imparato a conoscere ed amare in
modo particolare quest’anno, è per noi icona dell’amore trascendente
che cerca casa nella vita degli uomini e nella storia della Chiesa.
Ad essa vogliamo affidare questa Casa che nasce e quella che
intravediamo per una più lunga accoglienza degli anziani e dei
bisognosi nella Donazione Colella. Noi la metteremo alla prova nel
sollecitare nel cuore dei capuani una mobilitazione per la raccolta
di fondi e di disponibilità al volontariato e siamo certi che il
Signore non si lascerà vincere in generosità! Abbiamo già avuto
prova della sua misteriosa opera nella Assemblea di Pentecoste nella
quale il progetto di carità ha avuto il suo battesimo.
In un clima di così radicale trasformazione della nostra comunità
anche i tradizionali appuntamenti son mutati.
Nell’anno sacerdotale il Signore ci offre l’opportunità di
accompagnare don Raffaele D’Agosto al presbiterato che riceverà come
dono preziosissimo dalle mani del nostro Arcivescovo sabato 12
settembre e condividerà con noi nella Solenne Celebrazione di
domenica 13. Anche Aristid, seminarista malgascio affidato alle
nostre cure da oltre un anno, vivrà una tappa importantissima
del suo cammino vocazionale: martedì 6 ottobre, memoria di San
Bruno, sarà ordinato Diacono. Non possiamo che esultare e impegnarci
a sostenere questi giovani con la preghiera.
Il primo Consiglio Pastorale del 7 settembre ci offre l’occasione di
tracciare il percorso dell’anno e mettere in movimento tutte le
componenti della comunità parrocchiale nella programmazione
pastorale. Ascolteremo il nostro Arcivescovo che traccerà per noi le
linee guida dell’anno nella Solennità di San Roberto Bellarmino
giovedì 17 settembre. Avremo occasione di riflettere sulle sue
parole e sulle indicazioni dei Vescovi Italiani e del Santo Padre in
una tre giorni di lavoro lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23
settembre. Ciascuno avrà modo di esprimersi per imprimere a questo
anno la giusta direzione e vivere un vero percorso decisionale
animato dall’opera dello Spirito che soffia nei nostri cuori.
Le attività pastorali avranno inizio la prima domenica di ottobre:
giorno 4 inviteremo fanciulli, ragazzi, giovani, famiglie, anziani e
operatori pastorali per la Benedizione durante le Sante Messe e la
festa della sera con un Recital che sancisce l’inizio dell’anno che
affidiamo alla intercessione di San Francesco. In quella occasione
proporremo a TUTTI di partecipare ad un duplice momento:
l’Adorazione Eucaristica Solenne di giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10
ottobre sul tema della Santità per il clero e i laici; e la
Settimana Pastorale nelle sere da lunedì 12 a sabato 17 che ci
aiuterà ad approfondire la Dottrina Sociale della Chiesa (lunedì
12), l’Enciclica Carità e Verità (martedì 13); il rapporto con il
mondo del lavoro (mercoledì 14) e della educazione in relazione alla
immigrazione (giovedì 15); le opere segno del nostro territorio
(venerdì 16) e il nostro impegno nella città di Capua (sabato 17).
Non vogliamo però mettere da parte il tema che ha animato la nostra
Settimana Pastorale 2008 “In famiglia: i giovani e il dono del
Vangelo”: Famiglia, Giovani e Vangelo restano infatti i capisaldi di
tutta la programmazione pastorale:
“in famiglia”, seguendo l’itinerario che ci ha accompagnato negli
ultimi anni, esprime l’alveo e il contesto di riferimento per ogni
nostra iniziativa, viste le continue provocazioni che ci giungono da
un mondo sempre più secolarizzato;
“Giovani” sono i protagonisti (soggetti ed oggetti) non “precari”
dell’azione evangelizzatrice di educazione alla fede così come
sollecitato dal Santo Padre e dai Vescovi Italiani;
“Vangelo” è la persona di Gesù, il suo essere segno della Carità di
Dio nel mondo, la sorgente e la meta di ogni agire cristiano.
Questo percorso, se ben vissuto, amplierà gli orizzonti culturali ed
ecclesiali offrendoci moltissimi spunti di riflessione e occasioni
di approfondimento e dibattito. La preghiera, le relazioni
competenti e profonde, le preziose testimonianze, gli interventi in
assemblea saranno un materiale prezioso su cui continuare a
riflettere insieme.
Ma ora è necessario metterci in cammino, sperimentare nuove vie
pastorali e rinnovare quelle già percorse, confidando nell’opera
dello Spirito che sempre rinnova noi e le nostre comunità.
Capua 7 settembre 2009
Il parroco
don Gianni
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