In linea con quanto i nostri Vescovi ci propongono nel progetto
nazionale, anche la nostra comunità sceglie di centrare il percorso
pastorale sulla famiglia.
La grazia del Matrimonio specifica e corrobora la vocazione
cristiana dei coniugi, iniziata col Battesimo, consacrandoli
ministri di Dio per la santificazione della famiglia. Principio e
fondamento dell’umana società, la famiglia diviene con il sacramento
del Matrimonio il e santuario domestico della Chiesa”, quasi la e
chiesa domestica”. In modo suo proprio, rende manifesta la presenza
del Salvatore nel mondo e la genuina natura della Chiesa. L’amore,
la fecondità generosa, l’umiltà e la fedeltà degli sposi e la calda
cooperazione di tutti i membri svelano mirabilmente la vocazione
dell’umana società e l’amore infinito di Dio, riversando luce di
fede e vigore di carità su tutta la vita. Genitori e figli crescono
santificandosi insieme, soprattutto lungo la via della croce,
narrando le meraviglie operate da Dio, rendendo grazie a Lui in seno
al suo popolo, offrendo testimonianza operosa al mondo.
Il Concilio Vaticano II riconosce la famiglia quale “fondamento
della società e scuola di umanità” più completa e ricca. La famiglia
fondata sul matrimonio è modello di comunione e di amore. Il figlio
di Dio ha voluto nascere in una famiglia; pertanto essa è luogo di
apertura al mistero di Dio e nel contempo, inserita nella società,
genera la “civiltà dell’amore” divenendone “il cuore e il centro”.
Essa è comunità educante attraverso il proprio stile di vita, che è
segno, per tutti, di speranza, fiducia, dialogo, accoglienza, amore
per la vita e perdono.
La famiglia non è però “un’ isola”: essa vive nella società, ne è
parte integrante, e pertanto subisce pesanti condizionamenti che
indeboliscono il suo essere “comunione di vita e di amore”, quali le
problematiche della mancanza di un lavoro stabile e gli ostacoli
economici che pregiudicano la qualità della vita e anche la scelta
di procreare, le difficoltà a conciliare il tempo lavorativo con le
esigenze della famiglia; le condizioni urbanistiche abitative
sfavorevoli; l’aumento sempre più crescente di separazioni e
divorzi; i bombardamenti continui di pubblicità dove il primato è
dato alla cose e non alle persone, la perdita di autorevolezza
nell’educazione dei propri figli. Nonostante tutto ciò, la famiglia
rimane pur sempre la comunità educante primaria e conserva la sua
missione: trasmettere i valori e la fede.
Per una organica pastorale familiare che tenga conto delle realtà
presenti in parrocchia e sia strutturalmente aperta alle famiglie
del territorio nasce la Commissione Famiglia. Ad essa è affidato il
compito di offrire un cammino coerente di proposta del Vangelo
diretto a TUTTE le famiglie che risiedono nella nostra parrocchia e
a quante decidono di condividere la loro vita di fede con noi. Ciò
corrisponde essenzialmente al dovere di annuncio che è proprio della
comunità cristiana e che non può fare distinzioni di ceto, sesso,
età, condizione sociale…
Per questo la Missione Famiglia si articola attraverso quattro
strumenti semplici, pensati per raggiungere tutte le famiglie:
1. La Missione Porta a Porta: la parrocchia è stata suddivisa
in nove zone nelle quali si è individuata una famiglia disponibile
ad essere “sentinella” (capace cioè di cogliere le situazioni
diverse che si presentano nel suo territorio: arrivi e partenze,
nascite, situazioni di disagio sociale o familiare...), assicuri che
le famiglie siano a conoscenza della vita della comunità e
accompagni nella visita e benedizione pasquale. Anche la
distribuzione di Kairòs (il settimanale di fede attualità e cultura)
è una speciale occasione di relazione personale ed istituzionale.
Le Sentinelle sono presentate alla comunità durante la Celebrazione
Eucaristica della I Domenica di Avvento alle ore 11.30.
Le zone di riferimento sono:
1. Via Pier delle Vigne
2. Via Principi Normanni e Vico S. Salvatore
3. Via San Tommaso e Vico I Riccardo
4. Via Gran Priorato di Malta “A” e Gran Maestrato di S. Lazzaro
5. Via Gran Priorato di Malta “B” e Via Bartolomeo de Capua
6. Via Ottavio Rinaldi
7. Via Roma “A” e Via Luca Censio
8. Via Roma “B” e Via Pomerio
9. Via Ludovico Abenavolo e Vico S. Benedetto
2. Un Itinerario di Fede che, rispecchiando l’anno liturgico,
offra un cammino non solo incentrato sulla formazione e sulla
preghiera, ma sulla condivisione e sulla festa.
La proposta inizia a fine settembre con le Solenni Quaranta Ore e la
Settimana Pastorale che annunciano la tematica dell’anno e offrono
l’orizzonte pastorale di riferimento. L’invito è consegnato a tutti
perché ciascuna famiglia possa cominciare con il “piede” giusto!
OTTOBRE - NOVEMBRE - Seguono poi, tra ottobre e novembre,
degli “inviti a cena” da parte del Parroco. La Casa Parrocchiale
offre, infatti, la possibilità di condividere delle serate nelle
quali accanto al nutrimento del corpo ci sia quello dell’anima.
Protagoniste sono, innanzitutto, le famiglie dei partecipanti alla
catechesi, all’oratorio o agli scout; quelle in cammino nelle varie
commissioni, quelle appartenenti a categorie particolari di persone
(es: anniversari speciali, anziani, sposi o genitori di battezzati
nell’anno, professionisti o commercianti…). La gestione delle cene e
della Casa è affidata ad un gruppo di famiglie che, come Santa
Marta, rendono possibile lo stare insieme a Gesù.
AVVENTO - La prima domenica di Avvento da qualche anno è
consacrata alla Festa del Cioccolato, che, coinvolgendo le diverse
fasce di età, apre la comunità alla “dolcezza” del Santo Natale.
Durante l’Avvento tutte le famiglie saranno invitate a vivere le
tappe di avvicinamento al Natale nelle proprie case secondo il
percorso di contenuti e segni elaborato dalla parrocchia (parola,
luce, presepe, bambino Gesù) e raccolto in un apposito sussidio
riscritto sulla falsa riga di quello nazionale e distribuito
capillarmente proprio la prima domenica. Tutto il periodo di Avvento
è consacrato alla formazione attraverso gli incontri del Giovedì su
tematiche che sonno particolarmente coinvolgenti per la vita
familiare. Il tema generale è quello dell’accoglienza, colto nelle
diverse sfumature soprattutto attraverso testimonianze familiari.
Alle famiglie, inoltre, è offerta la possibilità di partecipare alla
preparazione del Presepe Vivente di rinnovare solennemente il
Consenso Matrimoniale durante la Liturgia della Santa Famiglie. La
Vigilia della Solennità dell’Epifania con l’arrivo dei Re Magi,
offre l’occasione di un momento di preghiera e festa con tutti i
bambini.
QUARESIMA - Anche la Quaresima diviene un tempo da vivere in
modo speciale. Esso si apre con la giornata penitenziale del
Mercoledì delle Ceneri dove, non solo attraverso l’imposizione delle
ceneri ma anche nella Confessione Sacramentale, fare l’esperienza
rigenerante del perdono. La prima domenica è segnata dalla consegna
del sussidio, che, come quello di avvento, è preparato dalle
Commissioni tenendo conto delle tematiche nazionali, e con un
incontro che annunci il nuovo tempo da vivere soprattutto
nell’orizzonte della carità. Se, infatti, il tempo di Natale è
pensato come l’occasione di sperimentare l’intimità di Gesù che
viene in casa, quello di Quaresima ci spinge fuori, a servire i più
poveri. A tutte le famiglie è allora offerta la possibilità di
vivere la carità nelle mura domestiche e prendendo parte alla vita
della Casa della Divina Misericordia, un centro di pronta e
temporanea accoglienza gestito dalla parrocchia. Non si può
riconoscere Cristo nel povero se però non lo si incontra nella
preghiera: il Giovedì Eucaristico, ed in special modo l’ultima ora
di adorazione comunitaria (dalle 19.30 alle 20.45), offre
l’opportunità di questo incontro speciale centrato sulla Parola di
Dio, secondo un itinerario che, rispecchiando il cammino annuale, è
incentrato sul Vangelo di Marco. Anche la Visita e la Benedizione
alle Famiglie offre una occasione straordinaria di un incontro che,
attraverso l’aggiornamento dei dati del censimento, fotografa la
realtà della parrocchia. Essendo una vera Visita il parroco è
annunciato e accompagnato da altri collaboratori, in special modo le
Famiglie Sentinella, che così hanno l’opportunità di creare
relazioni e gettare ponti. La scelta di non raccogliere offerte,
anzi di offrire un piccolo dono alle famiglie, favorisce un clima di
fiducia reciproca.
PASQUA - La Domenica delle Palme, con la Via Crucis preparata
dagli Scout, apre solennemente la Settimana Santa. Ogni sforzo
evangelizzatore, ogni iniziativa e attività, ogni preghiera o
liturgia sarebbe vana se non trovasse in questo tempo la propria
sorgente e la propria meta: il Triduo Pasquale è per tutti
l’occasione di immergersi nel mistero di Cristo Morto e Risorto,
redentore dell’uomo e costruttore di una nuova umanità. La
partecipazione attiva e consapevole delle famiglie al Triduo è
l’obiettivo fondamentale che la comunità in ogni sua articolazione
si pone. La tradizione, ancora viva, della Benedizione Pasquale del
Capo Famiglia offre l’occasione di ricordare che la vita nuova della
Pasqua pervade ogni famiglie ed ogni casa.
La Settimana in Albis dilata la gioia salvifica della Pasqua
facendola giungere alla Festa della Divina Misericordia: la proposta
è quella di partecipare alla Eucarestia quotidiana vivendo in modo
speciale il tempo della festa e del servizio che dalla Pasqua
scaturiscono.
MAGGIO - Il tempo pasquale si sovrappone alla tradizione del
Mese di Maggio. Nella consapevolezza che la devozione mariana non
deve distogliere dalla attesa dello Spirito, vogliamo cogliere Maria
come donna dello Spirito, discepola del Signore che in preghiera
attende di sperimentare la potenza della Pentecoste. L’itinerario è
incentrato sui venti misteri del Santo Rosario, contemplati e
pregati uno alla volta durante quattro settimane (dal lunedì al
venerdì) sia con i bambini (con il saluto mattutino a Maria presso
la scuola) che con le famiglie (con la Peregrinatio Mariae serale).
La consegna del Rosario e del Sussidio alle famiglie la prima
domenica del mese e la consacrazione a Maria nel Santuario di Pompei
l’ultima (se possibile) segnano le tappe salienti dell’itinerario.
Il pellegrinaggio diocesano a Leporano ci offre l’opportunità di
vivere un momento di comunione con l’Arcivescovo e le altre
comunità.
L’anno pastorale si conclude con la Pentecoste vissuta come tappa
liturgica nella Solenne Veglia (che ricalca quella pasquale) e di
comunione (nella assemblea parrocchiale e nella cena domenicale):
una festa della famiglia per tutte le famiglie che segna anche la
conclusione dell’Anno Pastorale ed apre le porte al tempo estivo.
3. Alcune occasioni di Festa che valorizzino: i Nonni il 2
ottobre; i Papà il 19 marzo; le Mamme la II domenica di Maggio; la
famiglia intera nella Pentecoste.
Il Centro Parrocchiale Momo’s, sempre aperto durante l’anno, diviene
protagonista del tempo estivo: tutte le famiglie possono trovare in
esso un luogo di incontro, dialogo, svago, riflessione e festa. In
modo particolare le iniziative di “Giugno al Centro” si sviluppano
dal giovedì alla domenica proponendo saggi, spettacoli teatrali,
feste ed eventi. Il Campo Estivo per bambini dai 5 ai 13 anni e i
Tornei Sportivi del CSI completano l’offerta in una logica di
famiglia.
Durante i mesi estivi saranno proposte vacanze per famiglie a Gallo
Matese rinnovando la tradizione di trascorrere in montagna la
Solennità dell’Assunta.
4. Il Gruppo Family for Families che offre un cammino di
formazione, preghiera e gioia all’interno della comunità
parrocchiale e al suo servizio. Il Gruppo è aperto a tutte le
famiglie della parrocchia e costituisce una via per sperimentare la
Grazia del Matrimonio nella quotidianità della vita familiare e
parrocchiale. Attraverso un vero e proprio laboratorio il gruppo si
incontra ogni quindici giorni per un momento di formazione ma
attinge settimanalmente energia dalla Eucaristia domenicale e dalla
Adorazione Eucaristica infrasettimanale. Esprime l’apertura
universalistica alla carità attraverso la preparazione e
realizzazione di un evento di beneficenza: la “Cena di Tharaka”.
Questi strumenti sono articolati per il conseguimento di alcuni
specifici obiettivi, essenziali per vivere una parrocchia a misura
di famiglia:
Scoprire la presenza di Gesù nella vita quotidiana, tutelando e
custodendo l’amore di Dio;
Rendere consapevole la famiglia che essa è segno dell’amore di Dio;
Far riscoprire alla famiglia la bellezza del sacramento ricevuto;
Rendere la famiglia protagonista attiva dell’educazione non solo per
i figli ma per l’intera comunità;
Aprirsi a quanti vivono momenti di difficoltà.
Proprio per il ruolo che la famiglia ricopre nella società, la
comunità parrocchiale accoglie e accompagna tutte le famiglie,
soprattutto quelle in difficoltà e pericolo, sfiduciate e divise,
portando “i pesi gli uni degli altri” (Gal 6, 2).
Il nostro progetto educativo si apre con un dialogo costruttivo con
le famiglie, propone incontri di formazione, di riflessione, di
preghiere, di condivisione e di festa. In questo cammino di crescita
la parrocchia e la famiglia si sostengono a vicenda. I catechisti, a
tal fine, hanno un ruolo fondamentale il cui compito è accompagnare
e assistere i genitori nella responsabilità di educare alla fede.
Il nostro progetto si propone di:
accogliere la famiglie promuovendo un dialogo costruttivo;
condurre i genitori a riscoprire la propria fede attraverso
itinerari di formazione, di riflessione, di preghiera;
offrire occasioni di incontro tra le famiglie e la comunità per
favorire la crescita di uno spirito comunitario e solidale con
incontri di condivisione e festa;
costruire possibilità ed esperienze di vita cristiana anche con
altre agenzie educative presenti sul territorio.
In questo modo ogni famiglia potrà vivere un tirocinio di vita
cristiana che abbracci la catechesi, la liturgia, la carità,
scoprendo la bellezza dell’incontro con Gesù.
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