Giovedì
19
Marzo 2009
Ascolta
Signore Gesù ,
una notte di duemila anni fa,
Nicodemo bussò alla porta della casa
nella quale eri alloggiato e
quasi per paura di essere scoperto s’inchinò
perché potesse sperimentare un’intimità profonda
con Te che sei Parola di Verità.
Signore,
dopo duemila anni anche noi, stasera,
ci accostiamo alla stessa porta,
quasi per origliare il dialogo d’amore
intercorso tra Te e Nicodemo
perché quella notte, Signore,
Tu hai annunciato a Nicodemo
una Verità così grande che
doveva abbassare le barriere di quella casa,
di quella nazione, di quel tempo
per entrare in tutte le case, in tutte le nazioni
e attraversare tutti i tempi della storia.
Signore,
quella notte Tu hai detto a Nicodemo che
il Figlio dell’Uomo non era venuto
per condannare ma per salvare.
Il Messia, atteso da secoli da Israele,
non era il vendicatore di un Dio solitario,
ma era il segno d’amore di un Padre
che, in maniera costante,
ha lavorato per la salvezza dei propri figli.
Dio ha tanto amato il mondo da mandare
Suo Figlio perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna.
Così Tu hai detto a Nicodemo,
così Tu ripeti a noi ancora oggi.
Signore,
lascia che noi crediamo in quest’amore
e ci sentiamo salvati da Te perché
infinitamente amati da Dio, Tuo Padre.
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