Giovedì
16 Aprile 2009
Ascolta
Signore Gesù
Tu ci sconvolgi con un’abbondanza d’amore.
Non bastava, infatti, che Tu avessi lasciato
l’intimità del Paradiso per essere
catapultato qui, su questa terra,
in una stalla, riscaldato dal fiato degli animali
e accolto da una famiglia pellegrina e migrante.
Non bastava che Tu fossi stato perseguitato fin da bambino
e avessi dovuto subire l’onta della discriminazione,
della lontananza, della violenza.
Non bastava che Tu avessi annunciato il Regno di Dio
in mezzo all’incredulità dei più
e che tante volte questa situazione
Ti avesse procurato dolore nel corpo e nell’anima.
Non bastava che Ti lasciassi tradire da un amico e
rinnegare dal responsabile del collegio apostolico.
Non bastava che Ti facessi arrestare,
condannare, crocifiggere.
Non bastava che Tu morissi sulla croce.
Ancora quegli uomini non erano sazi di te.
Non avevano compreso la bellezza e
l’abbraccio del Tuo amore.
Ancora sono lì chiusi a chiedere
prove di questo Tuo amore, a chiedere
la prova della Tua esistenza, della Tua potenza,
della Tua grandezza e di fronte a quelle prove
eccoTi pronto a mettere tutto in gioco,
a entrare nelle loro case e nella loro vita,
a mangiare alla loro mensa,
a mostrare loro le mani, il costato,
tutto perchè non fossero più increduli ma credenti.
Signore Gesù
la storia di quegli uomini è la nostra storia.
Anch’io stasera, come Tommaso,
sono qui, incredulo.
Vieni Signore per me!
Vieni Signore per noi!
Non stancarti mai di donarci Te stesso,
perché solo così possiamo trasformare
la nostra incredulità in Fede.
Solo così potremo dire con Tommaso
Mio Signore, mio Dio!
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