DAVANTI ALL'EUCARESTIA

 

Giovedì 12 Marzo 2009

 

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Signore Gesù,
quante volte sei entrato in questo
capolavoro d’arte, di storia, di fede
che era il Tempio della città santa di Gerusalemme;
quante volte, portato in braccio dai tuoi,
accompagnato per mano, o guidato dalla giovinezza
dei passi veloci hai varcato la soglia del Tempio,
hai attraversato il cortile dei Gentili,
ti sei inoltrato in quello degli uomini
e hai visto spuntare dietro il colonnato
l’arca del Santo dei Santi;
quante volte, guardando a quel Tempio,
hai pensato ai cambiavalute, ai venditori e
agli altri uomini che vivono lì;
quante volte hai assistito ai sacrifici di animali
e Tu stesso ne hai portato alcuni perché
potessero essere immolati sul grande altare di bronzo
ed essere offerti a Dio attraverso il fuoco divoratore.
Eppure, quella volta non è andata così.

Entrando nel Tempio, Ti sei guardato attorno
e hai visto, forse, ciò che altre volte ti era sfuggito.
Hai visto uomini intenti al commercio più che alla preghiera.
e allora, all’inizio della Tua vita pubblica,
non hai saputo resistere e, come un antico profeta,
fatta una corda, hai incominciato a sferzare
a destra e a manca, uomini, banchi e animali.

Signore Gesù,
anche noi tante volte, entriamo nel Tuo Tempio, distratti,
forse, anche noi siamo così concentrati su ciò
che dobbiamo chiederTi che
non Ti incontriamo vivente e appassionato.

Signore Gesù
apri i nostri occhi,
rendici capaci di avere per Te
la stessa passione che Tu hai avuto per il Padre Tuo,
dacci la gioia di avere uno zelo che ci divora,
perché solo così, potremo sperimentare non solo la salvezza,
ma diventare strumenti nelle Tue mani
per una missione universale che porti
la Tua presenza a tutti gli uomini di tutti i tempi.

Allora Signore,
non sarà più il tempio di pietra,
ma il tempio di carne,
quello della carne della Chiesa,
quello della carne dei cristiani.

 

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