DAVANTI ALL'EUCARESTIA

 

Giovedì 12 febbraio 2009

Ascolta

 

Signore,

sfidando  la legge del Tuo tempo

hai deciso di rompere la barriera

che separava i sani dai malati,

la barriera che separava Te

da un lebbroso.

 

Signore,

Tu hai deciso di allungare la Tua mano,

hai deciso di toccarlo,

quanto dolce e soave deve essere stato

il tocco della Tua mano sul volto

e sul corpo sfigurato di quell’uomo.

 

Da quanto tempo egli attendeva una mano amica

che si poggiasse su di lui,

da quanto tempo aspettava

di vivere una relazione

che gli era resa impossibile

 e quel tocco, Signore, lo ha sanato.

 

Quel tocco ha sanato la sua carne,

la sua pelle, i suoi muscoli,

quel tocco gli ha ridato l’aspetto di un uomo,

dandogli la possibilità di essere reintegrato nella società,

quel tocco gli ha ridato

la dignità di figlio di Dio.

 

Signore,

la tua mano è stata capace di andare

al di là della barriera dei sensi

toccando il cuore di quell’uomo.

 

Da quel giorno

quell’uomo non ha potuto più tacere,

è andato in giro per città e villaggi

ad annunciare un’unica grande verità,

la guarigione del  corpo, la guarigione del cuore.

E lodava,

lodava Dio del cielo e della Terra,

ringraziandoLo di aver inviato il Salvatore.

 

Signore,

ti preghiamo, questa sera,

tocca anche noi, toccaci

non solo per guarirci,

ma soprattutto perché possiamo, come quell’uomo,

divenire testimoni nel mondo.

 

Signore,

toccaci perché il mondo ha bisogno

di uomini e donne,che, guariti da Te,

sappiano annunciare l’unico grande amore

che viene dal Cielo,

che viene a guarirci, che viene a salvare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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