La facciata della chiesa è su via Principi Normanni, a destra è un portale
settecentesco e immediatamente dopo, via Michele Monaco che termina al palazzo
omonimo.
Della chiesa, di incerta fondazione, si ha notizia per la donazione (1116) al
monastero di S. Giovanni delle monache e per il rifacimento del 1164.
Quest’ultimo è ricordato nell’epigrafe della fascia orizzontale sul vano
d’ingresso. Una sostanziale trasformazione venne effettuata in età barocca come
ricordato in un inventario del 1720 dove si fa riferimento alla volta ad
incannucciata sulla navata ed alle colonne inglobate nei pilastri.
La fase angioina della chiesa è attestata dall’affresco di scuola grottesca
ritrovato (1912) nell’abside ed attribuito dal Quintavalle a Pietro Cavallino.
L’abside appare alterata nel suo impianto originario come pure la navata di
sinistra in cui fu ricavata la sagrestia; la navata di destra è andata
distrutta. L’affresco dell’ Assunzione di Maria, proveniente dalla chiesa di S.
Salvatore piccolo è conservato al Museo Campano.
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