SANT'ANGELO AUDOALDIS
 

La chiesa, menzionata in un diploma di Riccardo II il Normanno, prende nome dalla famiglia Audoaldis cui si deve la fondazione. Un’originaria cella trifora passò nel 1065 ai monaci cassinesi. L’attuale chiesa, ormai allo stato di rudere, è il risultato di una trasformazione realizzata dopo il 1073 quando la cella passa dall’Arcivescovo di Capua ai benedettini di S. Angelo in Formis. L’impianto presenta una pianta basilicale a tre navate, cui corrispondono tre absidi; un portico di accesso ed il campanile sulla navata destra. Il portale romanico è inserito nell’arcata centrale della zona d’ingresso e conserva ancora il distico dedicatorio sull’elemento orizzontale. Si confronti l’analogia con i portali del Duomo di Capua, di Salerno e di Carinola. Il bel pavimento musivo in marmo è documentato in fotografia e nel rilievo pubblicati da G. Zampino nel 1968; difficile oggi stabilire quanto ne resta al di sotto del fitto manto di vegetazione. L’affresco della lunetta del portale si scorgeva parzialmente ancora nel 1917 

 

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