Ottobre
Missionario 2009
"le nazioni cammineranno alla sua luce”
"Dobbiamo sentire l’ansia e la passione di illuminare
tutti i popoli, con la luce di Cristo, che risplende sul volto
della Chiesa, perché tutti si raccolgano nell’unica famiglia
umana, sotto la paternità amorevole di Dio”.
Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la 83ª Giornata
missionaria mondiale, che quest’anno verrà celebrata domenica 18
ottobre, sul tema “Le nazioni cammineranno alla tua luce” (Ap
21,24). “Scopo della missione della Chiesa – spiega il Papa – è
d’illuminare con la luce del Vangelo tutti i popoli nel loro
cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena
realizzazione ed il loro compimento”. Il Papa riafferma “con
forza quanto più volte è stato detto dai miei venerati
Predecessori: la Chiesa non agisce per estendere il suo potere o
affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo,
salvezza del mondo. Noi non chiediamo altro che di metterci al
servizio dell’umanità, specialmente di quella più sofferente ed
emarginata, perché crediamo che «l’impegno di annunziare il
Vangelo agli uomini del nostro tempo... è senza alcun dubbio un
servizio reso non solo alla comunità cristiana, ma anche a tutta
l’umanità» (Evangelii nuntiandi, 1), che «conosce stupende
conquiste, ma sembra avere smarrito il senso delle realtà ultime
e della stessa esistenza» (Redemptoris missio, 2).
Ritorno alla sorgente. Benedetto XVI scrive poi che
“l’umanità intera, in verità, ha la vocazione radicale di
ritornare alla sua sorgente, che è Dio, nel Quale solo troverà
il suo compimento finale mediante la restaurazione di tutte le
cose in Cristo. La dispersione, la molteplicità, il conflitto,
l’inimicizia saranno rappacificate e riconciliate mediante il
sangue della Croce, e ricondotte all’unità”. Missione della
Chiesa, in questo disegno di salvezza, “è quella di «contagiare»
di speranza tutti i popoli. Per questo Cristo chiama,
giustifica, santifica e invia i suoi discepoli ad annunciare il
Regno di Dio, perché tutte le nazioni diventino Popolo di Dio. È
solo in tale missione che si comprende e autentica il vero
cammino storico dell’umanità. La missione universale deve
divenire una costante fondamentale della vita della Chiesa.
Annunciare il Vangelo deve essere per noi, come già per
l’apostolo Paolo, impegno impreteribile e primario”.
La possibilità del “martirio”. Dopo aver ribadito l’esigenza
di “chiamare tutti i popoli alla salvezza operata da Dio”, il
Papa ricorda che con l’annuncio missionario si rischia anche il
martirio. Afferma infatti: “Una menzione particolare è per
quelle Chiese locali, e per quei missionari e missionarie che si
trovano a testimoniare e diffondere il Regno di Dio in
situazioni di persecuzione, con forme di oppressione che vanno
dalla discriminazione sociale fino al carcere, alla tortura e
alla morte. Non sono pochi quelli che attualmente sono messi a
morte a causa del suo Nome”. Più avanti Benedetto XVI specifica
riguardo alla “missione”: “Alle Chiese antiche come a quelle di
recente fondazione ricordo che sono poste dal Signore come sale
della terra e luce del mondo, chiamate a diffondere Cristo, Luce
delle genti, fino agli estremi confini della terra. La missio ad
gentes deve costituire la priorità dei loro piani pastorali”.
La vitalità delle Chiese. In conclusione il Papa afferma
che “la spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità
delle nostre Chiese (cfr Redemptoris missio, 2)”, aggiungendo:
“È necessario, tuttavia, riaffermare che l’evangelizzazione è
opera dello Spirito e che prima ancora di essere azione è
testimonianza e irradiazione della luce di Cristo (cfr
Redemptoris missio, 26) da parte della Chiesa locale, la quale
invia i suoi missionari e missionarie per spingersi oltre le sue
frontiere. Chiedo perciò a tutti i cattolici di pregare lo
Spirito Santo perché accresca nella Chiesa la passione per la
missione di diffondere il Regno di Dio e di sostenere i
missionari, le missionarie e le comunità cristiane impegnate in
prima linea in questa missione, talvolta in ambienti ostili di
persecuzione”.
In Parrocchia
Nella nostra parrocchia per l'animazione dell'Ottobre
missionario si seguono le indicazioni dei sussidi pubblicati a
livello nazionale. Ogni Domenica le celebrazioni vengono
caratterizzate da un segno che è rimasto lo stesso nel corso
degli anni.
La 1ª domenica consegniamo il salvadanaio per la raccolta delle
offerte.
La 2ª domenica al termine della celebrazione si distribuiscono
alle famiglie i sussidi pubblicati dalle pontificie opere
missionarie.
La 3ª domenica ascoltiamo la testimonianza di chi ha fatto della
missione in terre lontane un'esperienza di vita.
La 4ª domenica viene distribuita l'immagine simbolo del mese di
ottobre con una preghiera a sostegno delle missioni.
La 5ª domenica si distribuiscono i calendari e si ritirano i
salvadanai.
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