In cerca di Lazzaro
"sulle strade del mondo"...
L'ultima
domenica di settembre coincide, generalmente, con l'inizio
dell'ottobre missionario. Il vangelo di questa domenica, che
è dedicata al tema della contemplazione, ci presenta
quest'anno la parabola di Lazzaro e del ricco Epulone.
Bellissima l'omelia di don Gianni che si è conclusa con un
invito molto speciale.
In questa parabola Gesù ci racconta la storia di Lazzaro e
del ricco Epulone. C'era un uomo molto ricco, che
organizzava banchetti succulenti e viveva in una casa
stupenda. Fuori dalla sua porta c'era invece un uomo
poverissimo: era talmente povero che si cibava delle
briciole gettate via e aveva tante piaghe lenite unicamente
dai cani che gliele leccavano! Questa storia che Gesù ha
raccontato più di 2000 anni fa non è poi così lontana da
noi. E di fronte a questa situazione sembra davvero che il
Signore non sia giusto. Ma questa storia ci insegna che alla
morte di quei due il povero va con Abramo in Paradiso, ed il
ricco finisce all'inferno! E quando, morto, il ricco chiede
aiuto ad Abramo, questi glielo nega. E neanche quando il
ricco chiede aiuto per i suoi fratelli Abramo lo accontenta.
Più volte Gesù ci ricorda che alla fine della vita terrena
inizia la vita eterna e che è in questa vita che si decide
per la pace o il tormento eterni! Spesso, noi che siamo
fortunati, chiudiamo le nostre case, e i nostri cuori, e non
guardiamo a chi è intorno a noi e ci chiede aiuto. Da
qualche parte infatti, vicino alla nostra casa c'è un
Lazzaro che ci chiede aiuto, che ha piaghe da curare, che
deve accontentarsi delle briciole che noi buttiamo.
Guardiamoci intorno allora, apriamo le porte delle nostre
case e dei nostri cuori, perché Lazzaro è il nostro
biglietto per il Paradiso. Questo l'invito che don Gianni ha
fatto risuonare più volte nell' assemblea che attenta lo
ascoltava: l'ottobre missionario è dunque il tempo propizio
per allargare i nostri orizzonti e cercare i tanti Lazzaro
che sono attorno a noi e che aspettano di essere aiutati e
amati, anche in questa vita...
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