Maria è madre di Dio perché con la sua fede e con il suo grembo ha
accolto e generato una persona che è Dio, Dio vero
da Dio vero, il figlio eterno di Dio Padre fatto
uomo nel tempo. Sommamente vicina a Dio e, nello
stesso tempo, una di noi. In quanto madre di Dio,
Maria è costantemente rivolta al Figlio con lo
sguardo, il pensiero, il cuore e tutta se stessa. Ha
contemplato Gesù fin dalla sua nascita, con stupore
e adorazione. Vien da chiedere alla Madre che ci
insegni a stare con Gesù, che ci comunichi una
scintilla del suo atteggiamento di adorazione e
insieme di indicibile tenerezza.
La devozione a Maria conduce a Cristo,
fa entrare in comunione sempre più profonda con le
persone divine. La devozione mariana costituisce una
dimensione essenziale della vita cristiana ed è,
innanzitutto, una spiritualità di pace.
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La
famiglia
e la preghiera del Rosario
L’immagine
della famiglia, che nelle fredde sere d’inverno attorno al braciere
prega, sgranando la corona del Santo Rosario, sembra appartenere ad
altri tempi, sembra essere una foto sbiadita, quasi persa nella memoria
delle nostre comunità. Eppure, quei rosari lenti, in genere guidati dai
papà al rientro delle lunghe giornate di lavoro, hanno accompagnato
diverse generazioni segnando le nostre famiglie. Oggi non è più così: la
fretta e la dispersione hanno preso il sopravvento e non c’è più tempo
per ritrovarsi, né tantomeno per pregare insieme.
Quale futuro ha allora il rosario tra noi?
Quale ruolo può avere all’interno delle nostre famiglie?
La nostra comunità parrocchiale da tempo cerca di valorizzare le varie
stagioni dell’anno liturgico assegnando a ciascuna una dimensione
familiare. Lo facciamo con il tempo di Avvento e di Natale, preparando
insieme un percorso che ci conduce al presepe per vivere la dimensione
familiare della venuta di Gesù. Lo facciamo in tempo di Quaresima e
Pasqua, attraverso un itinerario che ci spinge all’incontro con il
Signore che salva nella sua morte e Resurrezione, che nel battesimo ci
ha fatto figli del Dio Altissimo e nello Spirito Santo ci rende
cristiani adulti.
Vogliamo farlo anche per questo mese che ci apprestiamo a vivere: Maggio
all’insegna di Maria, un tempo che le famiglie consacrano alla comunione
con il cielo.
Da alcuni anni una piccola statua della madonna attraversa le strade
della nostra parrocchia nelle quattro settimane del mese. Di portone in
portone, di casa in casa, di famiglia in famiglia, Maria, Madonna
Pellegrina, porta l’annuncio di vita nuova incentrato su Gesù.
Contempliamo, di sera in sera, i venti misteri del Santo Rosario che
raccontano la storia del Figlio di Dio. I cinque Misteri della Gioia che
narrano l’esperienza di Maria e del suo bambino; i cinque Misteri della
Luce che ritraggono l’attività apostolica e missionaria di Gesù adulto;
i cinque Misteri del Dolore che ci fanno ripercorrere la via della
passione e della morte; i cinque Misteri della Gloria che, partendo
dalla Resurrezione, fanno sollevare il nostro sguardo fino alla
contemplazione della gloria del Paradiso. Questi misteri, che noi
meditiamo insieme durante il percorso della Peregrinatio Mariae,
diventano un percorso di preghiera per ciascuna delle nostre famiglie.
Vorremmo cioè che nelle nostre case, ogni sera, dal lunedì al venerdì,
potessimo pregare con 10 Ave Maria, che ci aiutano a contemplare una
tappa della vita straordinaria di Gesù. Naturalmente questa tappa
vorremmo che fosse commentata e che ci aprisse anche ad una esperienza
concreta nella quale il mistero celebrato diventa mistero vissuto.
Nasce così, questo opuscolo. I venti misteri non solo sono annunciati ma
sono attualizzati e proposti come un percorso per la vita; un itinerario
che sostiene la “vita buona” delle nostre famiglie. Tutto ciò ci offre
l’opportunità per riportare la preghiera in famiglia e la famiglia
nell’alveo della preghiera. Solo così, vivendo come la Famiglia Santa di
Nazareth, possiamo riscoprire la sapienza di Gesù che illumina di nuova
luce le gioie e i dolori delle nostre case. Solo così, a partire da
questa presenza speciale, anche la nostra vita e i nostri giorni possono
assumere un sapore e un colore nuovi.
Le Famiglie in preghiera con il Santo Rosario non solo più allora
retaggio del passato, fotografia sbiadita alla parete. Esse sono
immagine luminosa e vivida: non più famiglie d’altri tempi, ma famiglie
del nostro tempo, perché Maria è la donna dei nostri giorni; perché
l’esperienza della preghiera ci aiuta a vivere bene qui ed oggi, da
uomini e cristiani.
Il vostro parroco
don Gianni
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