CAPUA UN GIRO IN CITTA' |
Capua, per secoli città-fortezza, ha avuto uno sviluppo urbano limitato esclusivamente all'interno del centro storico per la presenza delle Fortificazioni. Nonostante abbia subito nel corso dei secoli, per le mutate tecnologie
belliche, numerose trasformazioni, l'attuale configurazione della cinta muraria è dovuta al conte di Miranda viceré spagnolo (1586-1595). Su progetto di Ferdinando Manlio, voluto dal viceré Don Pedro di Toledo, fu realizzato un
ampliamento (1552-1588) che procurò la demolizione della Porta Federiciana e di parte delle Torri di Federico II. Successivamente, a partire dal 1586 ad opera di Benvenuto Tortelli, furono costruiti altri due fronti di difesa che passarono così da tre a cinque e furono ridisegnati gli accessi alla città. Col viceregno austriaco (1707-1734), Jean Antoine d'Herbert progettò un ulteriore potenziamento dell'impianto difensivo, realizzando le "floscie" collegate alla cinta bastionata, un ulteriore bastione e due polveriere di cui rimangono i ruderi. Inserito nel tessuto delle fortificazioni viceregnali e costruito tra il 1542 e il 1552, il Castello di Carlo V è il gioiello dell'intero sistema difensivo. Progettato dall'architetto pugliese Gian Giacomo dell'Acaya e sotto la direzione dei lavori dell'architetto Ambrogio Attendolo, presenta un impianto quadrato con bastioni lanceolati. Non è visitabile in quanto proprietà del demanio militare.
|