CAPUA UN GIRO IN CITTA' |
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La chiesetta, di impianto longobardo, fu edificata nel1053 e poi ristrutturata in età romanica quando fu concessa ai benedettini di Montecassino. L'impianto planimetrico è di tipo basilicale triabsidato risolto con arcate su colonne di spoglio. E singolare notare come, dal corso Gran Priorato di Malta, sia visibile soltanto l'ingresso secondario essendo quello principale ubicato nella stradina adiacente. Nel 1720, anno in cui ritorna sotto la giurisdizione dell'Arcivescovo di Capua, la chiesa presenta una controsoffittatura d incannucciata, abolita dal successivo restauro che ha inteso ripristinare le capriate e liberare le colonne dalla struttura muraria. Tra le caratteristiche peculiari della chiesa si segnala l'abside che chiude la navata centrale con un arco trionfale in laterizi e presenta nella struttura vasi fittili e sedici nicchie. Queste ultime, scavate durante il restauro del 1641, erano destinate ad accogliere le reliquie dei martiri capuani ritrovate al di sotto dell'altare maggiore. La navata di sinistra si prolunga in tre absidi con funzioni di cappelle e a stretto ridosso di essa sono posizionati gli ambienti della canonica. Il campanile romanico è addossato alla facciata principale e nasconde alla vista il portale laterale sinistro e parzialmente quello centrale. Di interesse il sarcofago di età imperiale che costituisce l'altare principale e proviene dalla vicina chiesa di S.Marcello Maggiore. |
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