Complesso del Gesu' Piccolo o del Gesu' Gonfalone

Da via dei Principi Normanni andando per via S. Giovanni, dopo la chiesa di S. Salvatore Piccolo, si arriva allo slargo dove è l’ingresso al Gesù Piccolo. La prima fondazione risale al IX secolo ma la chiesa ebbe la sua prevalente conformazione nel passare al Gonfalone, la più antica confraternita romana istituita nel 1274, da cui il titolo della chiesa. A questa fase, o immediatamente dopo, risalgono le strutture gotiche ancora presenti, nonché il ciclo di affreschi; ad essa dovetteseguire un ampliamento in occasione della donazione da parte della famiglia Tobia della sua casa per la costruzione del monastero di francescane.
I ruderi ancora esistenti sono tali da far rilevare la presenza di stratificazioni succedutesi tra Cinque e Seicento (come per il portale sullo slargo) ma non sono sufficienti a definire la destinazione dei singoli episodi architettonici. La stessa ambiguità di interpretazione vale per la facciata su via S. Giovanni che presenta massi calcarei reimpiegati ed altri elementi di spoglio, anche se la piccola apertura circolare e la parete a timpano indurrebbero ad assegnarla alla chiesa. 
Tuttavia lo spazio liturgico sembra potersi individuare anche negli ambienti ai quali si accede attraverso il portale sullo slargo ed, in particolare nella zona ad ovest dove persistono i resti delle più alte arcate ad ogiva. Immediatamente a sinistra di questo portale è un ambiente rettangolare coperto da una volta a botte ribassata, che presenta archi ad ogiva ed almeno due capitelli di età longobarda. E’ decorato da affreschi dl XIII secolo. Un notevole episodio architettonico è rappresentato da un residuo portico coperto da volte a crociera con incisione orizzontale; si tratta di un tipo di copertura derivato dal gotico d’oltralpe e che in Campania si attesta sullo scorcio del Trecento.

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