Gruppo Famiglie - Family for Families
 

 

 Obbiettivi e tematiche per la catechesi battesimale
 
Le famiglie accompagnate per mano all’incontro con Gesù .

 

 Premessa 

"Nel chiedere per loro il Battesimo e nel rinnovarne le promesse, i genitori e i  padrini hanno modo di riscoprire e riaffermare la propria fede e gli impegni che ne derivano; nel tempo stesso essi assumono la responsabilità di educare il battezzando secondo criteri di vita cristiana ". 

La richiesta da parte dei genitori del Battesimo per i loro figli è pastoralmente una grande occasione di rievangelizzazione degli adulti, spesso lontani dalla fede e dall’esperienza di Chiesa.

Si tratta di accompagnare questi genitori per un tratto di strada e quindi la premessa è di raggiungerli dove si trovano e fare la fatica di conoscerli per entrare in una relazione reciproca di accoglienza, di stima e di fiducia. 

Un gruppo di famiglie ha accolto l’invito del parroco Don Gianni a realizzare un percorso di riscoperta del significato del Battesimo e dell’amore di Dio  incontrando i genitori che chiedono il Battesimo per i loro figli ed iniziando con loro un cammino di preparazione al Battesimo e di maturazione di fede che non si deve esaurire con la celebrazione del Sacramento. 

Cosa non ci prefiggiamo di fare. 

v  _Non si tratta di trasmettere fin dall’inizio una visione sistematica della teologia cattolica, un sistema completo di conoscenze di fede, quanto piuttosto alcuni contenuti essenziali che facciano avvertire come il “lieto annuncio” del Vangelo sia anche oggi una risposta ai più profondi interrogativi dell'uomo. L'annuncio cristiano è fonte di gioia per la nostra vita, l'unico in grado di dare risposte a ciò che stiamo cercando, magari inconsapevolmente.

 v _Non si tratta di far raggiungere in pochi incontri una maturità di fede che renda i soggetti adulti nella fede, quanto piuttosto di avviare un cammino di scoperta dell'amore di Dio verso ogni uomo o di ravvivare una fede che languiva da anni, soffocata dalla frenesia e dalle preoccupazioni della vita; sarebbe già molto che il percorso di preparazione dei genitori al Battesimo del figlio servisse a porsi in modo serio alcune “domande di senso” che interpellano una risposta di fede. 

v  _ Non si tratta di far apprendere una serie di verità o di contenuti a livello intellettuale, bensì di suscitare una graduale conversione del cuore e della propria vita per un rapporto più vero con il Signore e con la sua Chiesa.

v  _ Non si tratta di porre l’attenzione soltanto ai più “lontani” dalla fede e dall’esperienza ecclesiale, ma di fare una proposta di cammino a tutti: saranno proprio le coppie già cristianamente impegnate ad essere coinvolte in prima persona nell'animazione del percorso così da essere di testimonianza e di aiuto gli altri.

Cosa ci prefiggiamo di fare.

Ø  Come animatori di catechesi inviati dalla comunità parrocchiale e coppie che testimoniamo uno stile di vita cristiano, dobbiamo essere in grado, di entrare in relazione con le famiglie e, in particolare, con i genitori al momento della nascita di un figlio.

Ø  Favorire, o recuperare, il rapporto con la comunità: attraverso l'incontro personale con le famiglie, la condivisione del percorso con famiglie diverse, la celebrazione comunitaria del sacramento alla presenza della comunità. Va evitato il rischio che i genitori si sentano semplicemente degli “utenti” o dei “clienti” della parrocchia che chiedono un servizio religioso: dovranno invece sentirsi cercati come partecipi a pieno diritto a una comunità alla quale sta a cuore il ben-essere di tutti.

Ø  Rendere consapevoli le famiglie che un figlio è sempre un dono di Dio, un "mistero" che va ben oltre le leggi biologiche e i progetti umani della coppia. I genitori vanno aiutati a stupirsi di fronte al grande disegno di Dio che li ha chiamati ad essere “cooperatori all’amore del Creatore”

 Ø Aiutare i genitori a maturare la coscienza della responsabilità educativa creando un contesto familiare di educazione alla fede affinché il figlio cresca nella libertà e consapevolezza delle proprie scelte future. Educare un figlio alla fede significa, infatti, far conoscere una possibilità concreta per dare un senso alla propria vita:  "Chiedendo il Battesimo per vostro figlio, voi vi impegnate ad educarlo nella fede perché ... impari ad amare Dio e il prossimo come Cristo ci ha insegnato. Siete consapevoli di questa responsabilità?” In concreto non si intende fornire una catechesi ampia, ma dare spazio all’incontro iniziale con il Vangelo e con la comunità cristiana. L’obiettivo è che i percorsi pre-battesimali non siano colti come “un dovere” per giungere al Battesimo del bambino, ma come un primo passo da continuare dopo la celebrazione con qualche proposta realistica e appropriata.

 

Ø  Aiutare i genitori a percepire la propria vocazione di coppia: a vivere innanzitutto come figli di Dio, ma anche a sentirsi segno tangibile dell'amore di Dio nella quotidianità della vita familiare e della specifica relazione di coppia.

Ø  Aiutare i genitori a comprendere il valore di un sacramento, e del Battesimo in particolare, per il figlio, per la famiglia e per la comunità attraverso la straordinaria ricchezza della Parola e dei segni liturgici.

Ø  Promuovere la consapevolezza che la richiesta del Battesimo per un figlio rientra in un percorso più ampio di formazione alla vita cristiana, intesa come scoperta o riscoperta della dimensione di figli di Dio. Il momento del Battesimo può segnare l'avvio della costruzione paziente, ma gioiosa di un "clima cristiano" all'interno della propria famiglia che vive nella coscienza di essere una cellula della comunità, "chiesa domestica".

 I soggetti coinvolti

I soggetti coinvolti nel programma di catechesi battesimale sono i genitori che chiedono il Battesimo, i padrini e le madrine, il parroco e quindi le coppie della parrocchia testimoni di uno stile di vita cristiano che realizzano l’accoglienza e l’accompagnamento nella fase pre-battesimale e post-battesimale.

 L’accoglienza e l’accompagnamento, gli incontri in casa dei genitori.


Il percorso di catechesi prevede di prendere per mano i genitori che chiedono il battesimo per i figli e accompagnarli in un cammino che comprende la preparazione al sacramento e un itinerario spirituale della famiglia dopo il battesimo, sia nella fase di crescita dei bambini tra 0 e 3 anni che nella fase da 3 ai 6 anni.  Nel terzo anno di vita del piccolo una coppia di animatori di catechesi visita la famiglia e porta il catechismo dei bambini suggerendo ai genitori come “usarlo”

La celebrazione

Le modalità di celebrazione del Battesimo - avviene di norma all’interno della S.Messa e costituisce di per sé una opportunità di catechesi per l’intera comunità».

Dopo il battesimo

Dopo il Battesimo viene proposto un accompagnamento spirituale, la maggiore attenzione è rivolta ai genitori, anche se con i 3 anni del bambino si può pensare di avviare anche un cammino distinto per le famiglie e per i bambini.

In questa parte di itinerario sarà dato rilievo all’accompagnamento della coppia cioè alla sua accoglienza, alla sua crescita e all’aiuto che essa può ricevere dalla vicinanza di altre famiglie cristiane, esse pure in cammino. Si offre, in tal modo, la possibilità di dare continuità al Sacramento del Battesimo nella vita delle coppie e dei bambini. Si offre soprattutto la possibilità, per le famiglie che accettano al proposta, di non creare un “vuoto di attenzione” dal Battesimo del bambino alla tradizionale “iscrizione” alla catechesi verso i 7-8 anni. 

I temi del percorso di catechesi.

Il primoincontro è dedicato alla conoscenza reciproca tra coppie animatori di cathechesi e genitori. Si cerca subito di stabilire un clima di familiarità e di cordialità (cominciando con l’invito ad usare il tu), che metta tutti a proprio agio. Per dar modo ai genitori di parlare in maniera sciolta e porre le basi di un buon rapporto umano si comincia col chiedere (e dare) alcune notizie generali su di sé: dove e quando ci si è sposati, da quanto si abita nel quartiere, il lavoro svolto, dove è nato il bambino, come è cambiata la vita con la sua nascita … Lungo questo percorso si può arrivare a chiedere cosa è stato per loro l’arrivo del piccolo, quali emozioni, sentimenti hanno provato quando lui è nato, e quali provano ora …

Esaurita questa fase di prima conoscenza (molto importante anche in vista dei futuri rapporti), si giunge a parlare in maniera più specifica del battesimo, precisando che l’intento dei catechisti non è quello di indottrinare, ma di approfondire insieme, in forma dialogo, i significati di fondo di questo sacramento. Per rompere il ghiaccio e coinvolgere fin dall’inizio i genitori, si può chiedere: “Qualche tempo dopo la nascita del vostro bambino, avete cominciato a pensare al battesimo. Perché è sorta quest’esigenza? Che cosa è per voi questo sacramento?”. In genere da domande di questo tipo scaturiscono risposte che consentono di entrare nella catechesi in maniera giusta. Al tempo stesso offrono l’opportunità di mettere in evidenza come il battesimo del proprio figlio rappresenti un’occasione importante per riprendere certi discorsi sul senso della vita, sulle domande di fondo dell’esistenza, e sulle risposte ricche di significato che la fede cristiana offre in merito. Partendo da questi presupposti i catechisti mettono poi in evidenza da una parte che il battesimo rappresenta una seconda nascita in cui il bambino riceve la luce e la vita di Cristo (“si riveste” di lui), una vita e una luce che non avranno mai fine, dall’altra che con questo sacramento il piccolo entra a far parte della Chiesa, della comunità dei fedeli, del popolo di Dio.

Si passa poi negli incontri successivi alla riflessione sui segni del Battesimo e alla presentazione del rito del battesimo. Viene spiegato il significato dei diversi momenti e dei segni della liturgia battesimale: dai riti di accoglienza a quelli finali con la benedizione delle madri e dei padri. Lo scopo è quello di far sì che i genitori possano vivere in maniera consapevole ciò che avverrà durante la celebrazione.