"CRISTO NOSTRA PASQUA"
Per antichissima tradizione il Venerdì Santo non si celebra
l’Eucarestia, per assicurare la possibilità di donare la
Comunione agli ammalati, agli anziani e a quelli che
vogliono accostarsi al Corpo di Gesù, nasce la tradizione di
conservare l’Eucarestia del Giovedì in maniera più
significativa e più solenne. Quindi, nella notte tra il
giovedì e il venerdì, anche per rispondere al comando di
Gesù fatto ai discepoli nell’orto degli ulivi, quando li
invita a vegliare e pregare, la Chiesa sosta in preghiera
insieme a Gesù presente nella Santissima Eucarestia
custodito solennemente nel tabernacolo. Nasce così la
tradizione di preparare con fiori, ceri e incensi gli Altari
della Reposizione, erroneamente conosciuti come “I
Sepolcri”, ma sappiamo che storicamente Gesù non è ancora
morto.
Quest’anno l’obiettivo dell’ altare della Reposizione è
seguire Gesù, essere accanto a Lui per percorrere la strada
che Lui ha percorso. Custodire la Parola per farne oggetto
di annuncio in ogni parte del mondo. All’interno dell’Altare
sono state realizzate delle piccole orme col grano che
rappresentano il nostro cammino. Piccole orme che incrociano
grandi maestri della fede, uno per ogni continente. Cinque
continenti, cinque santi che sono rappresentativi del
continente stesso. Per l’Africa San Daniele Comboni, per l’Oceania
San Pietro Chanel, per le Americhe Santa Rosa da Lima, per
l’Asia San Francesco Saverio e in fine per l’Europa San
Benedetto da Norcia. Al termine del percorso si incontra San
Paolo, l’Apostolo delle genti.
Quest’anno i Vescovi d'Italia hanno consegnato come
messaggio: “Cristo nostra Pasqua”. Messaggio che è stato
rappresentato, come da antica tradizione, con la posa di
caffè colorata, scritta che è stata deposta ai piedi
dell’altare, con sullo sfondo i cinque continenti a
rappresentare che Cristo, ancora oggi, ha una parola di
salvezza da offrire a tutti gli uomini di tutti i luoghi
della terra. E' un itinerario, lungo il quale, ognuno può
fare un’esperienza di approfondimento della fede e
un’esperienza di incontro con Gesù, presente e vivo nel
Santissimo Sacramento dell’Altare. Lui, ancora oggi,
unico segno dell’unità della fede e della Chiesa che celebra con
Lui la festa grande dei figli di Dio.
Come ogni anno, chi visita l’altare della Reposizione, viene
invitato a portare con se un segno. Quest’anno è
un’immaginetta presa tra le cinque possibili, una per ogni
santo che rappresenta un continente, con l’invito a pregare
per la popolazione del continente che il santo rappresenta.
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